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Ørestad Gymnasium Progetto Erasmus+ 2017-1-IT02-KA101-036200 Piemonte Nuove Competenze Europee per Animatori Digitali

Ho partecipato ad un' attività di Job Shadowing presso il liceo di Orestad (Copenaghen), in qualità di membro del team digitale del mio Istituto "Giolitti-Bellisario" di Mondovì (Cn). L'attività si inserisce in un progetto Erasmus+ promosso dall' USR Piemonte che, in coerenza con gli obiettivi del PNSD, consente ai partecipanti di entrare in contatto con scuole di eccellenza europee, all'avanguardia nell'uso delle tecnologie applicate alla didattica e, in questo caso, innovative anche dal punto di vista dell'organizzazione dello spazio architettonico.

LA SCUOLA

La caratteristica architettonica di questa scuola è la condivisione degli spazi, la continuità tra ambienti chiusi e aperti, tra ambienti formali ed informali, con il ruolo centrale di incontro della scala.

Ci sono aree fruibili dagli studenti nei momenti di pausa o per svolgere attività individuali e di gruppo assegnate, in un ambiente alternativo alla classe tradizionale. Il "cilindro" ha due utilizzi: nella parte superiore offre un' area relax, nella parte interna lo spazio chiuso si può trasformare in spazio aperto con lo scorrimento delle porte/pareti di legno.

Maxi schermi dislocati in posizione strategica trasmettono informazioni in tempo reale su avvenimenti, avvisi alla comunità scolastica, meeting, menù della mensa, manifestazioni.

L'organizzazione dello spazio eprime una concezione dell'apprendimento e della conoscenza. Tutti sono sotto gli occhi di tutti e quindi ognuno si sente responsabilizzato. Negli spazi comuni gli studenti si incontrano, discutono, usano il computer o gli smartphone con compostezza e attenzione.

Le aule hanno pareti in vetro e dall'esterno si vede ciò che accade all'interno.

Non esistono cattedre, solo una postazione in un angolo dell'aula dove il docente appoggia il portatile.

Non vi sono sedie per il docente che si muove per la classe, monitora le attività collaborative degli studenti, consiglia e ascolta.

Le pareti dietro e di fronte al docente fungono da schermo su cui proiettare il monitor del computer, ma anche come lavagna o pannello su cui appendere poster, disegni.

Gli alunni seguono le lezioni sui loro dispositivi, i materiali sono esclusivamente in formato digitale, vengono creati dai docenti o reperiti sul web e condivisi online in modo da facilitare il compito di ciascuno

In classe gli studenti svolgono attività interattive, le lezioni partecipate stimolano la riflessione e il pensiero critico.

Il comportamento degli studenti è irreprensibile, il clima di lavoro è sereno, si percepisce un profondo senso di responsabilità e di rispetto reciproco.

Un esempio di lezione digitale e le quattro aree dell'apprendimento: classe, gruppo, individuale, plenaria.

Anche la mensa è uno spazio aperto e condiviso da docenti e studenti insieme.

Il menu si compone di piatti più tradizionali a base di carne o pesce, pasta e piatti vegetariani, gli ingredienti sono per la maggior parte biologici.

Non vengono utilizzate confezioni o stoviglie di plastica, gli imballaggi sono tutti riciclabili e la raccolta differenziata è effettuata molto scrupolosamente.

Alla fine del pasto, tutti ripongono le stoviglie negli appositi contenitori per il lavaggio.

Il personale di pulizia fa il suo ingresso nella scuola soltanto al termine delle lezioni, perciò, a turno, gli studenti si occupano della pulizia e della sistemazione dell'ambiente. Tutto torna ordinato e pulito.

Silenzio e rispetto caratterizzano anche la pausa pranzo.

Il learning management system della scuola assolve a due funzionalità principali, quella didattica (piano delle attività e contenuti didattici) e quella organizzativa (organizzazione degli spazi e dei tempi)

Le lezioni iniziano alle 8 e terminano alle 16. Il controllo delle assenze e dei ritardi è ferreo anche se gli studenti possono entrare o uscire liberamente. Chi supera il 10% di assenze ripete l'anno.

Le lezioni durano 100 minuti. I docenti presentano il piano delle attività a inizio anno, indicando il giorno, l'argomento, il sottoargomento, le attività e i relativi tempi di esecuzione a cui si attengono rigorosamente.

L'organizzazione dei tempi, come quella degli spazi, produce un effetto molto positivo sull'apprendimento: tutti sanno cosa devono fare, quando lo devono fare, come lo devono fare. Per la condivisione non vengono utilizzati strumenti multimediali complessi e costosi, ma la piattaforma Google. Gli studenti si dotano di computer portatili.

La mia prima esperienza di job shadowing all’estero si è rivelata molto proficua sotto ogni profilo, professionale, culturale e interpersonale in quanto ho potuto confrontarmi con colleghi italiani e stranieri su temi di fondamentale importanza per l’educazione, condividere esperienze, punti di vista, buone pratiche.

Il liceo di Œrestad è all'avanguardia nell'uso delle tecnologie applicate alla didattica, tutto il processo di insegnamento /apprendimento avviene infatti senza l'ausilio dei libri di testo e completamente online. I ragazzi sono tutti in possesso di un portatile e i materiali vengono condivisi su Google. Le lezioni sono parte di una programmazione molto dettagliata e rigorosa, condivisa con gli studenti che sanno sempre quando e come affrontare un argomento, anche se sono assenti; le lezioni si svolgono in aule chiuse da vetri, in spazi aperti o in entrambi, i docenti alternano approcci tradizionali e innovativi: la lezione frontale, l’uso di video e di presentazioni multimediali, momenti di riflessione personale, di lavoro cooperativo e di confronto (debate).

Anche l'organizzazione molto innovativa dello spazio contribuisce all’apprendimento. Gli spazi aperti fanno sì che tutto sia condiviso: tutti vedono, tutti sentono, tutti giudicano; il senso della misura e della responsabilità sono estremamente importanti e costituiscono uno dei cardini dell’educazione in questa scuola. La posizione del docente non è “gerarchica”, non ha una cattedra, si muove tra la lavagna e i banchi ed ha a sua disposizione un trespolo su cui appoggia il computer personale da cui partono gli input per la sua lezione “partecipata”.

Il benessere degli alunni è altrettanto importante e la scuola offre diverse aree di relax per i momenti di pausa da soli o di condivisione con i compagni.

Nel corso di questa esperienza ho sicuramente rafforzato la mia convinzione per cui i libri di testo, le strumentazioni di condivisione complesse e costose non sono indispensabili per creare un percorso di insegnamento/apprendimento efficace. E’ fondamentale invece predisporre una programmazione puntuale e rigorosa, materiali che stimolino la riflessione, fare in modo che la conoscenza non sia fine a se stessa, ma sia al servizio del sapere, che la classe diventi il luogo dove concretizza la magia dell’apprendimento. In tale prospettiva il ruolo del docente diventa quello di un facilitatore, di colui che rende accessibile il sapere attraverso strumenti che stimolano l’approfondimento e la ricerca. Gli spazi sono parte integrante dell’apprendimento, maggiore è la loro apertura, maggiori sono la condivisione e la necessità di assumere comportamenti responsabili. In quest’ottica, i genitori sono coinvolti in modo marginale nella scuola superiore, non si fa ricorso all’autorità genitoriale per ottenere ciò che i ragazzi possono responsabilmente raggiungere da soli.

Questi spunti, che condividerò quanto prima con i colleghi della scuola dove insegno, non potranno che consolidare la nostra scelta di attivare nel primo triennio solo classi 2.0 e di migliorarne l'offerta formativa.

"NOI DOBBIAMO SEMINARE, SICURAMENTE NON GERMOGLIERA' TUTTO, MA A NOI BASTA CHE GERMOGLI UN SEME"

Vilma Bertola, docente di Lingua inglese presso l' IIS "Giolitti Bellisario" Mondovì (Cn) vilma.bertola56@gmail.com

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Vilma Bertola
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