Lucia deve lasciare il paese a causa di Don Rodrigo, il quale la vuole rapire per una scommessa fatta con il conte Attilio.
La descrizione è di tipo nostalgico quasi malinconico, in quanto il narratore onnisciente cerca di farci capire cosa prova Lucia nel momento della partenza involontaria, ma necessaria dal paese.
Senza pensare all'ultima strage di migranti in Calabria avvenuta il 26 febbraio 2023
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Nella descrizione si può notare come il narratore onnisciente presta le parole a Lucia per descrivere le speranze e i desideri ormai svaniti, a causa delle avversità incontrate.
Questo ultimo addio di Lucia fa capire quanto dolore si possa provare a lasciare la propria casa contro la propria volontà.
Allo stesso modo i migranti odierni hanno dovuto lasciare la propria casa per salvarsi e cercare una vita migliore: se nel racconto dei Promessi Sposi la causa è differente, la conseguenza è la stessa.
Nonostante però questa descrizione sia cupa, Lucia mantiene le speranze in una vita migliore convinta che la Provvidenza farà la sua parte.
L'idea religiosa dominante nei Promessi sposi è quella di provvidenza, grazie alla quale anche il male, secondo il Manzoni, può essere inquadrato in una visione più generale della storia. Le sofferenze che gli uomini subiscono a causa delle ingiustizie non possono mai essere tragiche se si ripone fiducia nella provvidenza divina. Chi vuole compiere il male è guardato dallo scrittore non con disprezzo ma con ironia, appunto perché il credente sa in anticipo che il corso della storia non può essere modificato dalle singole azioni negative degli uomini. Ovviamente per il Manzoni gli uomini non devono aspettare con le mani in mano la realizzazione del bene, ma devono avere consapevolezza, mentre cercano di vivere con coerenza il loro ideale evangelico di giustizia, che la vittoria del bene dipenderà dai tempi storici della provvidenza più che dalla loro volontà.
Prof.ssa TERRIBILE