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La seconda metà dell'Ottocento il contesto storico e culturale

STORIA

  • nasce il Regno d'Italia nel 1861 dopo il processo di Indipendenza e unificazione guidato dai Savoia del Regno di Sardegna
  • la Germania nel 1871 diventa Regno in espansione con il governo del Cancelliere Von Bismarck

Si diffonde il principio di nazionalità: ogni popolo ha il diritto di essere autonomo e libero e quindi di lottare per l'indipendenza. Questo però, nella seconda metà dell'Ottocento, sfocia nel nazionalismo: la volontà di potenza e affermazione del proprio Stato sugli altri.

La diffusione del nazionalismo incentiva la politica coloniale: la conquista di altri Paesi per sfruttarne le risorse materiali e umane e per trovare nuovi sbocchi commerciali.

CAMBIAMENTI SOCIALI legati al progresso tecnico - scientifico

  • incremento della popolazione dovuto alle migliori condizioni igienico sanitarie
  • questo aumento della popolazione condusse molti ad emigrare
  • la borghesia con lo sviluppo industriale diventa classe dominante anche con atteggiamenti di sfruttamento nei confronti di contadini ed operai
  • lo sviluppo del lavoro in fabbrica porta alla nascita del proletariato, presto in conflitto con la borghesia per una più giusta ripartizione della ricchezza

IL SOCIALISMO

Il conflitti tra le classi sociali determinarono la nascita del socialismo, una nuova teoria politica ed economica. Karl Marx (1848: Manifesto del partito comunista) fu il primo a idealizzare una nuova e più giusta distribuzione della ricchezza.

  • i mezzi di produzione (fabbriche, macchinari, trasporti) avrebbero dovuto essere di proprietà dei lavoratori
  • gli operai dovevano unirsi ed acquisire una coscienza di classe (nuova consapevolezza del proprio ruolo e dei propri diritti)

A Marx si ispirarono i partiti socialisti (il primo: 1875 Partito socialdemocratico tedesco) che avevano come principale obiettivo il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro della classe operaia (salari più alti, assistenza in caso di malattia o infortunio). Per ottenere maggiori diritti aumentarono gli scioperi e le manifestazioni, represse spesso con violenza dai governi.

IL POSITIVISMO

E' un nuovo modo di pensare che si diffonde verso la metà dell'Ottocento. Riprende alcuni concetti dell'Illuminismo, soprattutto la fiducia nella scienza e nella tecnica. Queste avrebbero portato ad un costante progresso economico, sociale ed economico.

teoria di riferimento:

Evoluzionismo di Charles Darwin: gli esseri viventi si evolvono condizionati da fattori ereditari e ambientali (questa teoria fu appoggiata dai nazionalisti per giustificare la colonizzazione di popoli considerati inferiori e fu osteggiata dalla Chiesa perché contraddiceva il racconto della creazione).

Il pensiero positivista spinse ad INDAGARE LA REALTA' ALLA RICERCA DELLE CAUSE DEI DIVERSI FENOMENI e al tempo stesso influenzò profondamente la LETTERATURA, in particolare alcuni scrittori francesi tra cui soprattutto Emile Zola (1840 - 1902). Il suo romanzo più celebre è L'Assomoir, ambientato nella Parigi operaia di metà Ottocento.

Zola elaborò la teoria del ROMANZO SPERIMENTALE: un romanzo in grado di "fotografare" la realtà in maniera scientifica per denunciarne le contraddizioni, gli aspetti soprattutto più duri, le ingiustizie e le difficoltà vissute dalla classe sociali più povere, in particolare dal proletariato urbano. In questo modo i governi avrebbero compreso i problemi della società e provato ad individuare soluzioni per risolverli.

Sulla base della teoria di Zola, nacque in Francia una nuova scuola letteraria: il Naturalismo, con l'obiettivo di descrivere nel modo più realistico possibile ambientazioni e personaggi del proletariato più umile e in difficoltà (minatori, operai, prostitute, disoccupati). Per questo si adottavano particolari tecniche narrative.

  • lunghe e minuziose descrizioni di personaggi e ambienti
  • frequenti dialoghi
  • linguaggio gergale, popolare, il più possibile fedele a quello reale
  • la narrazione tramite narratore esterno che descrive come uno scienziato, in modo freddo, assolutamente impersonale, senza dare giudizi, senza filtrare la realtà.

In Italia il Naturalismo portò alla nascita del movimento letterario del Verismo. Quello che si chiama Naturalismo in Francia, in Italia prende le forme del Verismo. Entrambi questi movimenti letterari della seconda metà dell'Ottocento discendono dal Realismo, diffusosi già nella prima metà dell'Ottocento grazie sempre alle influenze del Positivismo in campo letterario.

Il movimento letterario del Verismo nasce intorno al 1880, si rifà appunto al Naturalismo francese con alcuni punti in comune e alcune peculiarità.

PRINCIPALI TECNICHE NARRATIVE

  • racconta le difficoltà dell'Italia post unitaria, in particolare le condizioni di arretratezza del Sud
  • le forme narrative preferite furono il romanzo e la novella perché considerate più in grado di descrivere la realtà in maniera oggettiva
  • segue il criterio dell'IMPERSONALITA' (rappresentazione della realtà senza alcun intervento o giudizio da parte dell'autore)
  • linguaggio colloquiale e vivo, vicino alla realtà
  • sintassi semplice, essenziale, basata soprattutto sulle coordinate

PRINCIPALI AUTORI: Luigi Capuana, Giovanni Verga

TEMATICHE

  • interesse per gli umili, i più poveri, soprattutto i contadini
  • rappresentazione oggettiva delle reali condizioni di vita delle masse
  • completa mancanza di fiducia per il progresso
  • regionalismo: attenzione per le tradizioni e i problemi delle realtà locali

LA QUESTIONE DELLA LINGUA

1861: parlavano e scrivevano italiano 600000 su 25 milioni di abitanti. Per gli intellettuali romantici la questione della lingua era fondamentale: era uno strumento di coesione sociale, nazionale e doveva diventare l'espressione della cultura di un intero popolo.

Manzoni promosse la diffusione del fiorentino (ricordate l'edizione definitiva del 1840?) tramite le scuole e gli scambi culturali degli insegnanti di varie regioni.

In generale i governi di fine Ottocento cercarono di intervenire sull'analfabetismo, la distanza tra intellettuali e masse popolari introducendo l'istruzione elementare obbligatoria e la diffusione di di giornali quotidiani e periodici. Intanto le migrazioni interne favorivano l'unificazione linguistica.

NEL SECONDO OTTOCENTO IN ITALIA:

  • PROSA: letteratura verista (interesse per il Sud, i ceti più umili, rappresentazione oggettiva); letteratura scapigliata (gusto romantico portato all'eccesso, descrizione e narrazioni su passioni morbose, aspetti macabri della realtà soprattutto in Lombardia e Piemonte)
  • POESIA: convivono due espressioni opposte - una produzione eccessivamente sentimentale e malinconica, idealista e sognatrice e una poesia violenta di denuncia contro i borghesi e la società del "cosiddetto progresso"

Ricorda che negli ultimi decenni scrive Giosuè Carducci, il quale unisce una visione patriottica con uno sguardo critico della realtà.

Credits:

Creato con un’immagine di Ben Guerin - "Château de la Valouze in the Bordeaux region of France was the home of Paul Durand-Ruel, an art dealer who was one of the founding fathers of French Impressionism. He helped establish the careers of Degas, Renoir, Manet and Monet among many others. This view of the lake in the grounds of his Château could be taken right out of an Impressionist landscape—who knows how many artists were inspired by this exact view back in years gone by?"

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