Let it snow Magia, disagi, citazioni, politica. la calabria quando nevica

C’è uno sbalzo termico di 18 gradi tra il posto più freddo della Calabria (Botte Donato: -9,2) e quello più caldo (Scilla: 8,8). Questo raccontano il report sulle le temperature minime compilato dall’Arpacal, che vede la Sila e il Pollino scendere di qualche tacca sotto lo zero, ma nulla di paragonabile con i meno 17 gradi della settimana scorsa. Il resto sono scuole chiuse, disagi – almeno per il momento – contenuti e foto in libertà sui social network. Le istantanee della Calabria imbiancata finiscono inevitabilmente su Facebook: non sarà il new journalism accarezzato dai teorici della comunicazione ma è un racconto in tempo reale. Bastano finestra (o scarponi robusti per le “news” in esterna), fotocamera, connessione internet e il gioco è fatto.

Gli utilizzi sono molteplici. C’è quello istituzionale – i sindaci dei Comuni ci tengono (quando riescono) a far vedere che le squadre sono in giro per rendere le strade percorribili –, quello ludico e in alcuni casi ci sono entrambi. Il sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto, pubblica un video sul suo profilo social per far sapere a tutti che, sì, a piazza Bilotti si può “sciare”. Basta affidarsi alla pendenza delle vele, con qualcosa di morbido sotto il sedere per parare l’impatto con gli scaloni. Risultato: un video condiviso che raggiunge migliaia di utenti.

C'è il lato magico, ci sono le foto da cartolina, le slitte improvvisate e i luoghi del cuore coperti da una coltre bianca. E poi c'è da lavorare per limitare i possibili disagi.

Tute gialle al lavoro davanti al Tribunale di Cosenza

C'è un po' da spalare anche in piazza XI Settembre, sulle scale della Prefettura

A Mendicino cittadini e operai al lavoro per alleviare i disagi

Un pizzico di polemica politica non può mancare. Prendete Carlopoli: il centro del Lametino è stato colpito da una forte nevicata nella notte di martedì. Il Comune si è attrezzato per correre ai ripari, anche per aiutare gli automobilisti in difficoltà. E il sindaco Mario Talarico lo ha segnalato sui social senza risparmiare un pizzico di polemica: «Mezzi bloccati a causa della neve il gruppo comunale si sta organizzando con i propri volontari per andare a dare una mano... la minoranza è invitata a venire ad aiutare... sempre meglio che scrivere sciocchezze»

E la poesia? Non manca neanche quella. Il poeta Daniel Cundari, dalla sua Cuti (a Rogliano), scrive: «Vi presento: Maśtru Davide, Maśtru Edoardo e Maśtru Filippo. Abbiamo "spalato", fatto il Pupazzo e rianimato Cuti».

La citazione più bella, però è di Effe Erre:

" [...] ogni fiocco con un suono proprio e distinto e non ostacolato nella caduta così che i suoni di tutti quei fiocchi non mescolavano né stridevano ma si fondevano invece in un canto, quello della neve, che lui sapeva che pochi avevano mai udito. E, pur restando dolce, quel canto diventava sempre più forte mentre lui era sempre più assorbito dalla luce, diventava una cosa sola con la luce...e alla fine non ci furono più piedi che lasciassero impronte né corpo né occhi che brillassero ma soltanto luce e suono e gioia pura ed eterna. Niente passato, niente futuro, niente, neppure un presente, unicamente la nuova gioia che non conteneva ricordi di angustie e lotte e sofferenze...unicamente la nuova gioia... e capì che sarebbe potuto restare lì per sempre." da Il canto della neve silenziosa di Herbert Selby jr.

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