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Il sogno Storia di un quadro

Ho cercato l'illusione, ho cercato il calore, ho cercato il colore, ho cercato l'arte, ho trovato l'incanto.

L’elaborazione di un’immagine

L'ispirazione non è che un momento di particolare tensione interiore. E' uno stato emotivo che per un artista può significare grande euforia se è arrivata o grande depressione se per un lungo periodo non si presenta. Nel mio caso, di solito tutto nasce da uno spunto, un' immagine qualcosa che fa scattare in me l’idea del nuovo quadro.

Stavolta per “il sogno”, durante una visita alla pinacoteca di Palazzo Barberini a Roma, tra tanti capolavori mi imbatto in un dipinto che ritrae un bimbo dormiente. Lo fotografo e dopo qualche giorno comincio a comporre l’immagine, la traccia che mi porterà a realizzare il mio nuovo progetto artistico.

I - Il disegno

La scena è composta dal protagonista, il sognatore che forse alla fine sono io; da tre cavalli della giostra : Impeto, Incanto e Aquilante: da Lauviah , l'angelo custode dei nati nel periodo compreso tra l'11 maggio e il 15 maggio ed il cui nome significa Dio loda ed esalta; dal giullare che , tra follia e saggezza, racconta le imprese di re ed eroi, accompagnando ed allietando il sonno e dal mimo Marcel, la cui arte, come la musica , non conosce confini né nazionalità.

II - Il sognatore

Dopo aver passato la tempera verde smeraldo che consente di dare risalto e contrasto ai toni chiari, ho cominciato a dipingere l’incarnato del protagonista principale. I toni del rosa, il giallo di Napoli, le terre , il rosso carmine per le labbra, il bianco. La figura comincia a venir fuori. Il suo viso prende vita, il suo respiro si fa più profondo, il sogno prende vita......

III - Il passaggio dalla notte al sogno

Per riuscire a rendere l’idea del passaggio dalla notte ai colori accesi del sogno, utilizzo il nero e l’asfalto intorno alla figura, per arrivare a sfumare le figure circostanti e far passare l’osservatore dal sonno al sogno ripropone la classica distinzione tra fisica del cervello e dinamica mentale, a cui si aggiunge la particolarità di uno stato di coscienza profondamente diverso da quello della veglia.

IV - Impeto e Incanto

I cavalli di legno vanno su e giù, fissati ad una piattaforma rotante, sempre più simili a opere d’arte in movimento, li dipingo mentre immagino di sentire organetti musiche allegre e accomodanti. Un combattimento virile trasformato in un pulitissimo divertimento per bambini.

L’importanza di uno sguardo

Ogni qualvolta ritraggo un personaggio sia esso un umano o un cavallo di una giostra ripongo sempre molta attenzione nel suo sguardo. L’ espressione conta più della tecnica. In quello sguardo è racchiusa l’anima nobile della figura che sto realizzando.

Impeto

Impeto, è il cavallo in primo piano, la sua forza deve attrarre l’osservatore. E’ lui che conduce il branco , è lui che conduce Incanto nella sua corsa. Ho utilizzato il bianco di avorio e titanio, l’oro e il bronzo, il rosso scarlatto e carmine, il blu, il nero e il grigio di Payne.

Incanto

Incanto ha sempre seguito Impeto in ogni sua corsa, rappresenta il fedele amico di tante avventure.

Lauviah

Questo angelo appartiene al coro dei Cherubini ed è attribuito ai nati dal 11 al 15 maggio. E’ un elemento di terra. E’ un portatore di trasformazioni radicali, di ispirazioni geniali, sublimi, inconsciamente, la persona legata a quest’ Angelo produrrà intorno a se effetti catartici. Solo in virtù della sua presenza , sarà possibile sentirsi più puri, più leali, più lieti, più entusiasti.

I quattro personaggi sembrano animarsi......

Il giullare di corte

Un essere multiplo, degno protagonista di un sogno. Capace di essere un musico, un poeta, un attore e un saltimbanco. E’ un suonatore e giocoliere e con le sue azioni è pronto ad allietare il sonno. La parte ludica di ognuno di noi, l’effimero fatto in persona. Il giallo, l'arancio, l'oro, il verde, il viola , l'indaco, un trionfo di colori a rappresentare con ognuno di essi le diverse abilità del Giullare.

Aquilante

Aquilante malo cavallo ! I miei ricordi vanno al film di Monicelli dove un Gassman strepitoso impersonificava il cavaliere Brancaleone da Norcia. “Sono impuro, bordellatore insaziabile, beffeggiatore, crapulone, lesto de lengua e di spada, facile al gozzoviglio. Fuggo la verità e inseguo il vizio!".

Marcel

Il grande mimo che senza l’ausilio della parola riusciva con straordinari forza e talento la poesia della vita. Una maschera al tempo stesso tragica e comica ed io ho ritratto la sua parte malinconica. Nei suoi occhi i bimbi si sentivano tranquilli, lo adoravano e non si stancavano mai di guardare i suoi spettacoli. Con il suo personaggio Bip, il “Pierrot del XX secolo”, portò l’arte della pantomima al suo più alto livello. Ed ho deciso di metterlo in quel punto preciso perché il suo sguardo magnetico è magico.

Il sogno

“Il sogno è quella produzione psichica che ha luogo durante il sonno ed è caratterizzata da immagini, percezioni, emozioni che si svolgono in maniera irreale o illogica. O, per meglio dire, possono essere svincolate dalla normale catena logica degli eventi reali, mostrando situazioni che, in genere, nella realtà sono impossibili a verificarsi.” (Salvador Dalì)

Finalmente dopo tanto lavoro ecco apparire il sogno. Un nuovo quadro, un progetto realizzato, la fine di una storia.

“Il sogno” , olio su tela . 100 X 120 Disponibile alla vendita.

Paolo Bucello arte @paolobucello (instagram)

grazie

Created By
paolo bucello
Appreciate

Credits:

Ringrazio tutti coloro che mi seguono e che mi danno la forza con la loro attenzione ed il loro affetto di continuare in questo percorso artistico.