Barcellona storia

Il 22 ottobre 1899 Hans Gamper diffuse un annuncio pubblicitario sul giornale Los Deportes, dichiarando la sua volontà di formare un club calcistico. Il riscontro fu positivo, come dimostra un incontro al Gimnasio Sole il 29 novembre. Erano undici i giocatori presenti: Walter Wild, Lluís d'Ossó, Bartomeu Terradas, Otto Kunzle, Otto Maier, Enric Ducal, Pere Cabot, Carles Pujol, Josep Llobet, John Parsons e William Parsons. Sotto la presidenza di Walter Wild, eletto per ragioni di anzianità, era nato il Foot-Ball Club Barcelona, che alla fine del 1899 contava già 32 soci. La conseguenza immediata della fondazione del FC Barcelona fu che altri club calcistici spagnoli, su tutti il Real Madrid e l'Athletic Club, ebbero fondatori britannici e inizialmente adottarono nomi anglofoni.

La leggenda vuole che Gamper abbia scelto il colore blaugrana (detto anche azulgrana) sul modello del Basilea, il suo club precedente. Tuttavia si dice che anche altre società svizzere per le quali giocò Gamper (nel suo cantone di origine, quello di Zurigo) e la Merchant Taylors' School di Crosby (in Inghilterra, precisamente nel Merseyside) abbiano funto da ispirazione per la scelta dei colori sociali. Inizialmente la società utilizzò lo stesso stemma della città di Barcellona, ma nel 1910 indisse una gara per designarne uno proprio. La vittoria andò ad un anonimo socio che presentò l'attuale modello.

Il 18 novembre 1900 Bartomeu Terradas successe a Walter Wild alla presidenza, mentre alla fine dell'anno il club annoverava 51 soci e si avviava a distinguersi come uno dei club emergenti nel panorama calcistico spagnolo. Il 23 dicembre il club affrontò per la prima volta l'Espanyol.La partita terminò a reti bianche e il presidente onorario dell'Hispania offrì una coppa d'argento al vincitore di un tornei denominato I Copa Macaya. Il Barcellona si piazzò secondo, perdendo solo una gara. L'anno seguente (1902) gli azulgrana misero in bacheca il loro primo trofeo trionfando nella II Copa Macaya con otto vittorie su otto partite giocate, 60 gol fatti e solo 2 subiti.

Sempre nella stagione 1901-1902,in occasione delle celebrazioni per l'incoronazione di Alfonso XIII, a Madrid fu organizzato un torneo, vinto dall'Athletic Club, con 2-1 contro il Barcellona.

Nell'annata 1903-1904 il club catalano vide il venticinquenne Gamper ritirarsi dal calcio giocato per dedicarsi a tempo pieno ai suoi compiti amministrativi, anche se sarebbe sceso in campo in alcune isolate occasioni. Il nuovo presidente era Arthur Witty. Intanto il Barcellona esordì in terra straniera con una vittoria: il 1º maggio 1904 a Tolosa, in Francia, lo Stade Olympique fu battuto per 3-2. Il 21 giugno 1905 il FC Barcelona si proclamò per la prima volta campione di Catalogna dopo la vittoria per 3-2 contro l'Espanyol, ma al successo fece seguito una stagione di crisi societaria e sportiva, come testimoniano gli ironici commenti della stampa basca dopo la goleada subita dal Barça a Bilbao dall'Athletic Club (10-1). In realtà si trattò di un periodo buio per il calcio catalano in generale, tanto che l'Espanyol sospese l'attività per tre anni

La rivalità tra Barcellona e Real Madrid è leggendaria, non solo perché si tratta dei due club più titolati del campionato spagnolo. Sin dall'inizio le società furono considerate rappresentanti delle due regioni rivali della Spagna, la Catalogna e la Castiglia, così come delle due stesse città. La contrapposizione raggiunse un livello maggiore durante la dittatura di Francisco Franco, il quale fu accusato di proteggere il Real Madrid.La rivalità con il Barça si intensificò dopo la semifinale della Copa del Generalísimo del 1943 tra le due squadre. La partita di andata al Les Corts terminò con una vittoria del Barça per 3-0, ma il ritorno si concluse con un passivo di 11-1.

Alla base del ritorno del club al dominio nazionale ed europeo dal 2004 vi è inizialmente un connubio perfetto tra un nuovo presidente giovane ed entusiasta, Joan Laporta, eletto il 15 giugno 2003, ed un allenatore emergente, Frank Rijkaard, arrivato al Barcellona nello stesso anno. L'olandese darà alla squadra un'impronta di gioco molto simile a quella che il suo maestro e mentore, Arrigo Sacchi, diede al Milan alla fine degli anni 80, del quale era anche uno dei pilastri. Una delle figure di spicco della nuova gestione è il direttore sportivo Aitor Begiristain, ex calciatore blaugrana voluto nella dirigenza da Joan Laporta.

Dopo aver a lungo seguito l'inglese David Beckhampoi finito al Real Madrid, il neo-presidente del Barcellona ingaggiò il brasiliano Ronaldinho dal Paris Saint-Germain. Fu anche grazie ad una campagna-acquisti intelligente che la squadra seppe rendersi artefice di un'eccezionale rimonta nella stagione 2003-2004. Il Barça, dodicesimo alla fine del girone d'andata a 18 punti di distanza dal Real Madrid, nel corso dell'annata toccò anche l'ultima piazza, ma riuscì a vincere 17 delle ultime 20 partite e a risalire fino alla seconda posizione finale, a cinque lunghezze dal Valencia campione. Il cammino in campionato fu caratterizzato da una striscia di imbattibilità di 14 partite, mentre in Coppa UEFA fu il Celtic ad estromettere i catalani negli ottavi di finale.Dopo i segnali di ripresa arrivati nella seconda parte della stagione 2003-2004, la squadra occupò saldamente il primo posto nella Liga dall'inizio alla fine della stagione 2004-2005, conquistando così il titolo nazionale dopo sei anni e mettendo in bacheca anche la Copa Catalunya e la Supercoppa di Spagna. In sede di calciomercato, si registrarono gli approdi in blaugrana dell'attaccante camerunese Eto'o, del veloce esterno d'attacco francese Giuly e del talentuoso centrocampista centrale portoghese Deco. Nel corso della stagione, il presidente dovette rinunciare a Xavi per infortunio, sicché promosse in pianta stabile un giovane talento proveniente dalla cantera, Iniesta.

Tra i tanti protagonisti dell'annata straordinaria si distinse ancora Ronaldinho, poi insignito da France Football del Pallone d'oro 2005 e del secondo FIFA World Player consecutivo. In Champions League il Barcellona fu eliminato dal Chelsea nel doppio confronto valido per gli ottavi di finale (vittoria per 2-1 al Camp Nou e sconfitta per 4-2 a Stamford Bridge).

La stagione 2005-2006, conclusasi con il double Liga-Champions League, fu una delle più brillanti nella storia della società catalana. In estate la squadra si rinforzò con l'acquisto di Mark van Bommel, ma fu soprattutto il prodigioso talento della rivelazione Lionel Messi a rivelarsi decisivo. Dopo aver battuto ad agosto il Betis Siviglia nella gara valida per l'assegnazione della Supercoppa di Spagna, il Barça vinse la Liga per la diciottesima volta, con dodici punti di vantaggio sul Real Madrid giunto secondo, e la Champions League per la seconda volta nella sua storia. Nel suo cammino verso la finale eliminò negli ottavi il Chelsea (1-2, 1-1, rivincita della Champions League 2005), nei quarti il Benfica (0-0, 2-0) e in semifinale il Milan (0-1 a San Siro e 0-0 al Camp Nou).

La sfida, attesa come la partita dell'anno, fu indicata da molti come la "finale anticipata", dato che Milan e Barcellona occupavano rispettivamente il primo e il secondo posto nel ranking europeo dell'UEFA. Nella finale disputata al Saint Denis di Parigi il 17 maggio 2006 i blaugrana ebbero poi la meglio sull'Arsenal, sconfitto per 2-1 in rimonta grazie ai gol di Samuel Eto'o e Juliano Belletti. Il successo fece del Barcellona la migliore squadra d'Europa nella stagione 2005-2006. L'annata trionfale è ricordata anche per la netta vittoria per 3-0 contro il Real Madrid al Bernabéu nella partita giocata il 19 novembre 2005, quando persino i tifosi di casa applaudirono Ronaldinho (vincitore nel 2005 del Pallone d'Oro e del FIFA World Player), autore di una doppietta e di giocate di alta classe. Due altri risultati esaltanti furono la striscia di 18 vittorie consecutive in tutte le competizioni e la vittoria nella semifinale di andata di Champions League contro il Milan, battuto per 1-0 a Milano con una rete di Giuly.Dopo aver vinto la sua settima Supercoppa di Spagna nella doppia finale-derby contro i rivali cittadini dell'Espanyol, il Barcellona fu sonoramente sconfitto (3-0) dai connazionali del Siviglia nella partita valida per l'assegnazione della Supercoppa UEFA, mancando l'occasione di conquistare per la terza volta il trofeo e la possibilità di vincere tutte e sei le competizioni in cui era in corsa (Supercoppa di Spagna, Supercoppa Europea, Liga, Coppa del Re, Mondiale per club e Champions League). A dicembre 2006 disputò, in qualità di campione d'Europa in carica, il Campionato mondiale per club FIFA (ex Coppa Intercontinentale). Dopo aver sconfitto i messicani dell'América per 4-0 nella semifinale, cui ebbe accesso direttamente, nella finale di Yokohama fu battuta per 1-0 dai brasiliani dell'Internacional di Porto Alegre. A marzo fu poi estromessa dalla Champions League 2006-2007 agli ottavi di finale, uscendo dal torneo da campione in carica per opera del Liverpool. In campionato il dominio incontrastato del Barça della stagione precedente lasciò il posto ad una serrata competizione con il Siviglia e il Real Madrid, che vinse il torneo per i migliori risultati negli scontri diretti con il Barcellona, avendo le due squadre chiuso a pari punti il campionato. Secondo il quotidiano sportivo Marca il Barcellona, per invogliare il Maiorca a vincere all'ultima giornata contro il Real Madrid, avrebbe offerto ai maiorchini la somma di 2 milioni di euro. La partita si chiuse, però, con il risultato di 3-1 per i madrileni, che vinsero il titolo. Anche il cammino della squadra catalana in Coppa del Re si chiuse in semifinale, stante la sconfitta per 4-0 in casa del Getafe dopo che i blaugrana avevano vinto per 5-2 all'andata.In giugno il Barcellona vinse l'unico titolo dell'anno la Copa Catalunya. Con il Real Madrid stabilmente primo in campionato, il Barcellona fu costretto per la maggior parte della stagione al secondo o al terzo posto e alla terzultima giornata, l'8 maggio, fu sconfitto per 4-1 allo Stadio Santiago Bernabéu dal Real Madrid, già campione da una settimana, e scavalcato in classificaIntanto dal Villarreal.Intanto l'8 maggio 2008 è stato annunciato l'ingaggio di Josep Guardiola come nuovo allenatore che nel giugno successivo ha tolto dalla rosa Eto'o,Deco e Ronaldinho e ha speso 90 milioni di euro per ingaggiare Keita,Piqué,Daniel Alves, Cáceres e Helb.

Guidato da Messi il Barça è diventato, per la diciannovesima volta, campione di Spagna, ha vinto la Coppa del Re e ha sollevato la Champions Legue per la terza volta, realizzando il treble. Nel gennaio 2009 ha stabilito il record di punti ottenuti nel campionato spagnolo (50 su 57 disponibili).

Con l'aggiunta di Luis Suarez,l'attacco catalano diventa il più forte della storia del club, con 90 su 112 reti segnate in campionato.Il 22 maggio il Barcellona centra dopo sette anni il doblete, l'accoppiata titolo-coppa nazionale, mettendo in bacheca la sua 28ª Coppa del Re grazie al successo in finale a Madrid contro il Siviglia per 2-0 dopo i tempi supplementari, con reti di Jordi Alba e Neymar. Nel 2016 il Barcellona batte il Siviglia 3-0 e conquista la sua dodicesima Supercoppa di Spagna.Luis Enrique annuncia la volontà di lasciare la panchina del club alla fine della stagione. La squadra supera la fase a gironi di UEFA Champions League come prima classificata del proprio gruppo, qualificandosi pertanto per gli ottavi di finale. Sconfitto per 4-0 al Parco dei Principi dal PSG il 14 febbraio[31], l'8 marzo ribalta il risultato vincendo per 6-1 al Camp Nou (con gol decisivo di Sergi Roberto al 95° minuto di gioco), accedendo così ai quarti con un'impresa storica, dato che nessuna squadra era mai riuscita a qualificarsi per un turno successivo di una Coppa europea dopo aver perso per 4-0 la partita di andata. Ai quarti di finale è eliminata dalla Juventus, vittoriosa per 3-0 allo Juventus Stadium e uscita indenne dal Camp Nou (0-0).

Credits:

Created with images by Save the Dream - "Save the Dream at the Match of Champions" • Jorge Brazil - "FC Barcelona Stadium (19)" • Ungry Young Man - "2010-11-29_Clasico07" • Gaetano il marinaio - "DSCF0367"

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