Il barocco napoletano

Elenco dei contenuti trattati

L'origine del Barocco napoletano

Le caratteristiche del Barocco napoletano

L'architettura civile

Le chiese

Le origini della corrente artistica

Il Barocco napoletano, estensione della più grande corrente artistica nata a Roma, si sviluppò tra il 1600 e il 1700. Sebbene al tempo l'economia di Napoli risentisse della dominazione spagnola, la produzione nel campo artistico e soprattutto architettonico fu esponenziale.

Contrariamente a quanto si possa pensare, i più grandi contributori del Barocco napoletano non furono l'alta nobiltà o i sovrani, ma bensì il popolo stesso, perlopiú organizzato in piccoli gruppi di artigiani e architetti.

Le caratteristiche del Barocco napoletano

Grazie al Barocco, i partenopei ebbero veramente modo di esprimersi, poiché si sentivano identificati dai tratti distintivi del Barocco romano, e lo usarono come base sulla quale fondare una nuova corrente artistica.

Il Barocco napoletano é caratterizzato da un'originale scelta di colori e materiali e di tecniche architettoniche, che si sposano perfettamente con l'irregolare paesaggio di Napoli e addirittura col modo di pensare del napoletano stesso, contraddistinto dall'esuberanza, dalla fantasia e dalla gioia di vivere.

Le applicazioni del Barocco napoletano erano molto varie, e a partire da affreschi e maioliche si arrivava ai prestigiosi marmi, tutti caratterizzati da colori sgargianti e mai ripetitivi.

L'architettura
L'architettura civile

L'architettura Barocco napoletana fu utilizzata per realizzare prestigiosi palazzi per i ceti più alti e per la borghesia.

Un esempio di architettura civile Barocca é dato dal palazzo degli Spagnoli, nel rione Sanità.

Questo palazzo è distinto dalla presenza di scale all'aperto, rintracciabili anche in molti altri edifici destinati all'abitazione civile.

Questi ultimi, in particolare, avevano diverse caratteristiche che li accomunavano.

Una di queste è la decorazione dell'ingresso, molto appariscente, spesso adornata da vari elementi architettonici e alto l'equivalente di due piani di un palazzo. Le grandi dimensioni del portone erano giustificate per motivi di praticità, per facilitare il movimento delle carrozze anche nelle più anguste strade di Napoli.

Un'altra caratteristica, invece, é la disposizione e la struttura dei balconi. Avendo dimensioni ridotte, si abbinano ai palazzi, senza stravolgerli. Inoltre non erano mai disposti a occupare l'intera facciata di un palazzo: questo era per mantenere un senso di irregolarità e indipendenza dagli schemi, cercando di rendere ogni edificio unico.

Le chiese

Napoli conta quasi 500 chiese, tutte in stili diversi, ma tra quelle più iconiche prevalgono le chiese barocche. Basti osservare Napoli da una posizione sopraelevata: prevarrebbero ogni volta le innumerevoli cupole di colori sgargianti, che rendono la città irregolare e mai monotona.

Seguono alcune delle più belle espressioni di architettura Barocca.

Il chiostro maiolicato del monastero di Santa Chiara

La particolarità del chiostro è che le mattonelle maiolicate non hanno dei motivi decorativi isolati per ogni pezzo , come si usava nel Rinascimento, ma sono decorati con grandi disegni d'insieme che abbracciano tutto lo spazio del pavimento.

Dovuta esclusivamente alla maiolica è l'opera più napoletana che si conosca , dove o festoni gialli e verdi, dipinti a fondo azzurro chiaro sui pilastri, danno a questi un effetto di trasparente leggerezza nella verde ombra delle viti.

La chiesa di Santa Maria in portico

La costruzione di Santa Maria in Portico è iniziata nel 1632 su disegno dell'architetto Nicola Longo, si deve alla magnificenza della duchessa di Gravina, Felice Maria Orsini, che lasciò in eredità alla Congregazione dei Chierici regolari della Madre di Dio provenienti da Lucca parte delle sue proprietà a Chiaia affinché vi edificassero la chiesa, detta "in Portico" in ricordo di quella romana di Santa Maria in Campitelli, dove si venerava un'antichissima immagine della Vergine.

Chiesa del Gesú Nuovo

La chiesa fu costruita fra il 1584 e il 1601 sulle spoglie del palazzo dei Sanseverino, principi di Salerno. Dell’antica struttura, acquistata in precedenza dai Gesuiti, l’architetto Padre Giuseppe Valeriano mantenne la facciata e i fianchi a bugnato “a punta di diamante”. Durante il terremoto del 1688 crollò la cupola affrescata da Lanfranco: di questa rimangono oggi solo gli Evangelisti nei peducci. L’interno, riccamente barocco, accoglie opere di Francesco Solimena e Cosimo Fanzago

Basilica di San Paolo Maggiore

É situata in piazza San Gaetano, nel centro antico della città.La basilica fu costruita sui resti del tempio dei Dioscuri di cui restano due colonne di ordine corinzio con i relativi architravi che caratterizzano la facciata principale.

Chiesa dei Girolamini

La chiesa dei Girolamini (o Gerolomini, o di San Filippo Neri) è una chiesa monumentale di Napoli ubicata nel largo omonimo, con impianto architettonico di tipo basilicale e intitolata alla Natività di Maria Santissima e a tutti i santi.

La sua decorazione in oro, marmi e madreperla le valsero il titolo di Domus aurea. Il suo interno presenta una concentrazione di opere di grande qualità di artisti sia napoletani che di estrazione toscana, emiliana e romana che la rendono, assieme all'annesso convento, uno dei più importanti complessi monumentali della città.

Elenco delle fonti utilizzate

Made with Adobe Slate

Make your words and images move.

Get Slate

Report Abuse

If you feel that this video content violates the Adobe Terms of Use, you may report this content by filling out this quick form.

To report a Copyright Violation, please follow Section 17 in the Terms of Use.