La chiesa e i Longobardi

LA CHIESA IN OCCIDENTE

La chiesa cattolica ebbe un ruolo decisivo nel garantire all'Occidente un'unita culturale. In quest'opera la chiesa s'ispirò all'esperienza dell'Impero di Roma dove molti popoli si erano riconosciuti sotto un'unica cultura. Il suo successo si basò principalmente sul coinvolgimento dei vescovi nella vita politica e civile.

Fondamentale fu la conversione dei popoli germanici al cattolicesimo. La chiesa, oltre ad estirpare l'arianesimo, favorì l'integrazione tra il mondo germanico e quello romano cattolico. Nei centri urbani, dopo il crollo dell'impero d'Occidente, i vescovi divennero protettori della popolazione romana, amministratori della giustizia, della difesa e della meditazione. Ai tempi del concilio di Nicea (325), era stato riconosciuto al vescovo di Roma un primato onorifico; fu poi il vescovo Siricio il primo a fregiarsi del titolo di papa.

Monaci e pagani

Il monachesimo era nato in oriente nel terzo secolo e da lì aveva incominciato a diffondersi nei territori dell'impero romano. I primi monaci erano i limiti eremiti, cioè persone che si ritiravano e zone disabitate per condurre una vita di preghiera e rinuncia. In occidente, invece, si affermò il monachesimo cenobitica, basato sulla vita comunitaria. Le prime comunità monastiche si formarono alla fine del quarto secolo in Provenza e tra le popolazioni degli Irlanda. il monachesimo occidentale ebbe minore autonomia dall'autorita ecclesiastica. In occidente invece, i monasteri sorsero in accordo con i vescovi.

Il monachesimo irlandese

I ceti d'Irlanda furono convertiti al cristianesimo da alcuni monaci partiti dalla Britannia e guidati da San Patrizio. Il monachesimo irlandese ereditò molti elementi di quello orientale caratterizzandosi Per l'ascetismo estremo. Il suo elemento fondamentale fu la peregrinazione, cioè lo spostarsi di luogo in luogo per realizzare un esilio volontario dal mondo. Questa peregrinazione si trasformò in missione, cioè in compito di evangelizzazione dei pagani.

Il monachesimo benedettino

Le caratteristiche del movimento monastico occidentale si definirono grazie al Benedetto da Norcia che fondò il monastero di Montecassino. Benedetto porto alla sua comunità un'innovazione: la Regola, infatti, I monaci dovevano rispettare i tipici tre voti cioè quello di povertà, castità e carità. Però, a differenza del monachesimo orientale, questa tipologia di monachesimo risultava molto meno rigida. Per questa sua moderazione incontrò fino ad affermarsi con il pontificato di Gregorio I Magno (590-604). Altro elemento fondamentale della Regola di Benedetto fu la formula "ora et labora"ovvero la fusione tra momenti di preghiera e momenti di lavoro.

Povertà, obbedienza, stabilità

Ai monaci benedettini era richiesto di svolgere tutte le attività in forma comunitaria. Essi non potevano possedere nulla individualmente e ogni proprietà doveva essere messa a disposizione di tutti. Dovevano obbedienza al proprio abate, considerato il vicario di Cristo all'interno del monastero.

Ogni monastero era dotato di una biblioteca e di uno scriptorum, dove i manoscritti venivano copiati e ordinati. Vennero aperte anche scuole monastiche per insegnare a leggere e a scrivere ai novizi. Con la scomparsa della scuola antica, anche l'educazione scolastica passò sotto il controllo della Chiesa e le scuole monastiche divennero il modello delle altre scuole cristiane sorte a partire dal sesto secolo.

I LONGOBARDI IN ITALIA

La guerra greco gotica e la conquista bizantina segnarono un momento molto difficile per l'Italia . Il governo bizantino appunto si dimostrò esoso ma allo stesso tempo debole poiché costantinopoli aveva sottoposto l'Italia a un regime fiscale molto esigente ,peggiorando le condizioni già difficili dei cittadini e creò forti tensioni con l'aristocrazia italica, tutto ciò indebolì il governo bizantino. In questo periodo in Italia arrivò una nuova popolazione, i longobardi. I longobardi migrarono dalla Scandinavia all'Europa centrorientale dove si erano stanziati in Pannonia nell'attuale Ungheria. Nel 568 iniziarono a muoversi verso occidente sotto la guida del re alboino. Nel 569 entrano in Italia dal Friuli e conquistarono Pavia, attuale capitale. I bizantini a questo punto cercarono di mantenere alcuni loro territori, dopo le molte conquiste dei longobardi. Abbiamo poche fonti scritte riguardanti i longobardi , una è la storia dei longobardi scritta da Paolo Diacono. Un'altra è leditto del re rotari emanato nel 643. I longobardi inoltre venivano considerati guerrieri a causa del loro aspetto : barba e capigliatura lunga; anche il loro accento era diverso dal dolce latino. I longobardi ,in Italia, portarono molte fratture storiche rispetto al passato.

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