View Static Version
Loading

Il nuovo secolo e la società di massa la belle epoque

Tra la fine delXIX secolo e l'inizio del XX secolo, l'Europa attraversò un PERIODO DI SVILUPPO ECONOMICO E DI PACE, garantita soprattutto dalla politica internazionale della Germania sotto la guida del Cancelliere Bismarck. La Germania aveva cercato di tutelare la pace per permettersi innanzitutto un periodo di sviluppo industriale e in genere di progresso.

Questi anni, caratterizzati da un generale senso di euforia e fiducia nell'umanità, fu chiamato Belle Epoqué, "bei tempi". Siamo in piena Seconda rivoluzione industriale:

  • declino dell'Inghilterra, forte espansione di Germania e Stati Uniti
  • simbolo principale: la velocità (vedi l'automobile di Benz, l'aeroplano dei fratelli Wright, le navi a vapore, i cavi telegrafici che permettono comunicazioni velocissime)
  • miglioramento delle condizioni della vita quotidiana grazie a beni di consumo immediato miglioramento delle condizioni igienico sanitarie, tessuti, beni durevoli come il telefono, la macchina fotografica. Migliora la qualità della vita e ci si apre anche al tempo libero.
  • si diffonde la pubblicità per sviluppare ulteriormente i consumi

Negli Stati Uniti si diffondono i primi grandi magazzini dove si può acquistare ogni genere di prodotto. Si tratta dei primi centri commerciali della storia.

Ma se la società di massa si sviluppa così velocemente e chiede una quantità di prodotti sempre maggiore e variegata, allora anche la produzione industriale deve modificarsi. Per immettere sul mercato un numero sempre maggiore di automobili a basso costo, l'industriale americano Henry Ford introduce la catena di montaggio seguendo le teorie dell'ingegnere Taylor. Arrivò a produrre 2 milioni di automobili l'anno che furono vendute in ogni angolo degli Stati Uniti.

La catena di montaggio è un nastro mobile che trasporta pezzi tutti uguali, lavorati da una serie di operai; ogni operaio ha una postazione fissa e deve compiere un unico tipo di operazione (es. stringere un bullone) senza mai interrompere il ritmo della catena. Così si può realizzare la produzione in serie di un numero molto più alto di beni di consumo, in questo caso le automobili (v. modello T di Ford accessibile anche a persone non particolarmente benestanti).

Il lavoro alla catena di montaggio nasce appunto dalle teorie di Frederick Taylor, un ingegnere statunitense che ha ideato una nuova organizzazione del lavoro detta taylorismo, frazionato in una serie di mini operazioni più semplificate per velocizzare la produzione, produrre più pezzi e quindi far scendere il prezzo del prodotto finito. Si tratta però di un lavoro molto faticoso, alienante per gli operai che ripetono per molte ore sempre lo stesso movimento.

Ford cercò di andare incontro alle esigenze degli operai diminuendo il loro orario di lavoro e dando premi di produzione.

Nell'Ottocento i partiti politici erano dei partiti di notabili, piccoli raggruppamenti di nobili e ricchi che si ritrovavano in una sorta di club. Nel Novecento invece nacquero i partiti di massa.

  • dotati di una struttura permanente con sedi e sezioni
  • caratterizzati da un'ideologia ben precisa (partiti socialista, partiti cattolici, partiti nazionalisti)
  • presenti su tutto il territorio nazionale ma guidati da un segretario e da un gruppo dirigente
  • previsto un tesseramento ma non secondo un criterio censitario (tutti i lavoratori potevano iscriversi ad un partito)

Con le loro lotte, i partiti di massa ottennero il suffragio universale maschile.

Nei primi decenni del Novecento si sviluppò la società di massa con queste caratteristiche:

  • la popolazione vive soprattutto in città
  • le relazioni sociali fra le persone diventano impersonali all'interno di grandi realtà come le fabbriche o i partiti
  • la gente non consuma quello che produce personalmente ma acquista tutti beni di cui ha bisogno
  • le persone tendono ad avere modelli di comportamento imposti dall'alto attraverso ad esempio la pubblicità

Credits:

Creato con un’immagine di skeeze - "eiffel tower paris monument"

NextPrevious

Anchor link copied.

Report Abuse

If you feel that the content of this page violates the Adobe Terms of Use, you may report this content by filling out this quick form.

To report a copyright violation, please follow the DMCA section in the Terms of Use.