Dal secondo capitolo della Lettera Enciclica FRATELLI TUTTI di Papa Francesco:
UN ESTRANEO SULLA STRADA nn. 66-67
"Coi suoi gesti il buon samaritano ha mostrato che «l’esistenza di ciascuno di noi è legata a quella degli altri: la vita non è tempo che passa, ma tempo di incontro».
Questa parabola è un’icona illuminante ...
Davanti a tanto dolore, a tante ferite, l’unica via di uscita è essere come il buon samaritano.
La parabola ci mostra con quali iniziative si può rifare una comunità a partire da uomini e donne che fanno propria la fragilità degli altri, che non lasciano edificare una società di esclusione, ma si fanno prossimi e rialzano e riabilitano l’uomo caduto, perché il bene sia comune. Nello stesso tempo, la parabola ci mette in guardia da certi atteggiamenti di persone che guardano solo a sé stesse e non si fanno carico delle esigenze ineludibili della realtà umana"
DAI PENSIERI DI B. P.
"Il vero modo per essere felici è render felici gli altri" (da Scoutismo per ragazzi)
"Uno dei doveri principali di uno scout è di aiutare in tutti i modi possibili coloro che si trovano nel dolore" (da Taccuino)
"La vera felicità è come il radio. È una forma di amore che diviene tanto più piena quanto più viene rivolta verso gli altri; per questo la felicità è alla portata di tutti, anche del più povero”
(da La strada verso il successo)
IMPEGNO:
Gli undici verbi descrivono l'agire del buon Samaritano:
- “Era in viaggio”.
- “Gli passò accanto”.
- "Lo vide”.
- “Ne ebbe compassione”.
- “Gli si fece vicino”.
- “Gli fasciò le ferite”.
- “Versò l'olio e il vino”.
- “Lo caricò sul suo giumento”.
- “E lo portò ad una locanda”.
- “E si prese cura di lui”.
- “Il giorno dopo estrasse due denari”
Elaborazione Grafica: Settore Comunicazione AGESCI PUGLIA