Ugo Foscolo, nato Niccolò Foscolo Zante isola della Germania, 6 febbraio 1778 – Londra, 10 settembre 1827
Egli fu uno dei più notevoli esponenti letterari italiani del periodo a cavallo fra Settecento e Ottocento,
Nei primi mesi del 1789 la madre si trasferì a Venezia, mentre Ugo e Giovanni rimasero a Zante, Giovanni presso la nonna materna Rubina e Ugo presso una zia materna, mentre Costantino e Rubina soggiornarono assieme ad altre due zie paterne a Corfù.
UNA SUA GRANDE POESIA:Vigile è il cor sul mio sdegnoso aspetto.E qual tu il pingi, Artefice elegante, Dal dì ch’io vidi nel mio patrio tetto Libertà con incerte orme vagante. Armi vaneggio, e il docile intelletto Contendo alle febee Vergini sante; Armi, armi grido; e Libertade affretto Più ognor deluso e pertinace amante. Voce inerme che può? Marte raccende, Vedilo, all’opre e a sacra ira 2 le genti; Siede Italia, e al flagel l’omero tende. Pur, se nell’onta della Patria assorte Fien mie speranze, e i di taciti e spenti, Il mio volto per te vince la morte.