PARADISO CAnto I:
La gloria di Colui che tutto move
per l'universo penetra, e risplende
in una parte più e meno altrove.
Nel ciel che più de la sua luce prende
fu' io, e vidi cose che ridire
né sa né può chi di là sù discende;
perché appressando sé al suo disire,
nostro intelletto si profonda tanto,
che dietro la memoria non può ire.
Veramente quant'io del regno santo
ne la mia mente potei far tesoro,
sarà ora materia del mio canto.
Scomparso Virgilio, che è stato sostituito nel ruolo di guida da Beatrice, Dante ha occasione di incontrare i beati che vivono eternamente nella grazia divina.
- Nel Paradiso, le anime dei beati sono ripartite dai nove cieli concentrici in cui è suddiviso il Paradiso Dantesco. Essi ruotano incessantemente attorno alla terra grazie a un moto provocato dagli Angeli. I nove cieli sono cinti dall'Empireo, uno spazio immobile e immerso in una purissima luce, che la sede propria di Dio. Nell'Empireo si trova la candida rosa, un immenso anfiteatro dove siedono i Beati in contemplazione di Dio.
1° CIELO- DELLA LUNA- SPIRITI CHE MANCARONO AI VOTI
Anime che non seguirono i voti: sembrano immagini riflesse in cristalli o in acque, evanescenti.
2° CIELO- DI MERCURIO-SPIRITI ATTIVI PER DESIDERIO DI GLORIA
Anime di coloro che fecero il bene, per ottenere onore e fama: sono come fiamme danzanti, che cantano felici.
3° CIELO-DI VENERE-SPIRITI AMANTI
Anime che trasformarono l'amore terreno in divino: splendori che girano più velocemente, quanto più intensa la visione di Dio.
4° CIELO- DEL SOLE-SPIRITI SAPIENTI
Anime sagge: danzano e cantano, disposti in tre corone concentriche.
5° CIELO- DI MARTE- SPIRITI COMBATTENTI PER LA FEDE
Anime dei combattenti per la fede: gemme danzanti in una croce luminosa.
6° CIELO- DI GIOVE- SPIRITI GIUSTI
Anime giuste: formano una figura d'aquila, simbolo della giustizia divina.
7° CIELO- DI SATURNo-SPIRITI CONTEMPLATIVI
Anime contemplative: si muovono su una lunghissima scala d'oro.
8° CIELO- DELLE STELLE FISSE- TRIONFO DI CRISTO, DI MARIA E DEI BEATI
Anime caritatevoli: luci accese da un sole abbagliante, in cui traspare la figura di Cristo
9° CIELO- CRISTALLINO O PRIMO MOBILE- TRIONFO DEGLI ANGELI
Cori Angeli: nove cerchi luminosi, che ruotano intorno a un punto luminosissimo, Dio
CANTO 1= L' ESORDIO
LA PROTASI E L'INVOCAZIONE AD APOLLO
La gloria di colui che tutto muove
per l'universo penetra e risplende
in una parte più e meno altrove.
io nel ciel che più de la sua luce prende
fu ', e vidi cose da ridire
né sa né può chi di là su discende;
perché appressando se al suo disire,
nostro intelletto si profonda tanto,
che dietro la memoria non può ire.
Veramente quant'io del regno santo
ne la mia mente potei far tesoro
sara' ora materia del mio canto.
O buono Apollo, a l'ultimo lavoro
fammi del tuo valor sì fatto vaso
come dimandi a dar l'amato alloro.
Il Paradiso era formato da nove cieli concentrici nei più lontani si trovavano le anime di coloro che desideravano la gloria nei più vicini a Dio si trovavano quelli che hanno messo in pratica la fede tra questi Dante incontra San Tommaso, San Domenico e personaggi storici come l'imperatore Giustiniano. Nel V cielo trovò il suo trisnonno Cacciaguida: lui gli spiegò com'era la Firenze dei suoi tempi; nel frattempo immagina come sarebbe nel futuro l'esilio.
CANTO XVII
LA PROFEZIA DI CACCIAGUIDA
Tu lascerai ogne cosa diletta
più caramente; e questo è quello strale
che l'arco de lo esilio pria saetta.
Tu proverai si come sa di sale
lo pane altrui, e come duro calle
lo scendere e 'l salir per l'altrui scale.
E quel che piu ti graveràle spalle,
sarà la compagnia malvagia e scempia
con la quale tu cadrai in questa valle;
che tutta ingrata, tutta matta ed empia
si farà contr'a te; ma poco appresso
ella, non tu, n'avrà rossa la tempia.
Di sua bestialitate il suo processo
farà la prova; si ch'a te fia bel
averti fatta parte per te stesso.
CANTO XXVII: ALL' VIII cielo
Dante continua nel suo cammino ed entra nell'VIII cielo, dove tutto il paradiso sembra esplodere di felicità, mentre tutti i beati e gli angeli cantano l'inno alla Trinità.
INNO ALLA TRINITA'
<<Al Padre, Al Figlio, a lo Spirito Santo-
cominciò,-gloria!>> tutto 'l Paradiso,
si che m'inebriava il dolce canto.
Ciò ch'io vedeva mi sembrava un riso
de l'universo perché mia ebbrezza
intrava per l'udire e per lo viso.
Oh gioia! Oh ineffabile allegrezza!
Oh vita intègra d'amore e di pace!
Oh sanza brama sicura ricchezza!
SALUTO A BEATRICE
''O donna in cui la mia speranza vige,
e che soffristi per la mia salute
in Inferno lasciar le tue vestige,
di tante cose quant'io ho vedute,
dal tuo podere e dalla tua bontate
riconosco la grazia e la virtute.
Tu m'hai di servo tratto a libertade
per tutte quelle vie, per tutt'i modi
che di ciò fare avei la potestate.
La tua manificenza in me custodi,
sì che l'anima mia, che fatt'hai sana,
piacente a te dal corpo si disnodi''.
nel canto XXXI nell'Empireo Beatrice cede il ruolo di guida a S.Bernardo. Dante si rivolge a lei, ma al suo posto vede un vecchio solenne. la sostituizione di Beatrice a un significato allegorico: la teologia non è sufficente per raggiungere Dio, occorre la contemplazione mistica. il santo invita Dante a guardare per l'ultima volta Beatrice: egli si congeda a lei, con un meraviglioso gioco di sguardi e parole sublimi di ringraziamento.
LA VISIONE DI DIO
Siamo giunti all'ultimo canto XXXIII:S.Bernardo rivolge una preghiera alla vergine perchè conceda a Dante di sostenere la visione di Dio
PREGHIERA ALLA VERGINE
<<Vergine madre, figlia del tuo figlio,
umile e alta più che creatura,
termine fisso d'etterno consiglio,
tu se' colei che l'umana natura
nobilitasti sì,che 'l suo fattore
non disdegnò di farsi sua fattura.
Nel ventre tuo si raccese l'amore
per la cui caldo nell'etterna pace
così è germinato questo fiore.
Qui sè a noi meridiana face
di caritate, e giusto, intra' mortali,
sè di speranza fontana vivace.