Il Paradiso Di Dante Di: DAVIDE BRUSELLES, ADELE DI LIBERTO, FLAVIO SALINITI, SHANTI SAMMARTINO.

PARADISO CAnto I:

La gloria di Colui che tutto move

per l'universo penetra, e risplende

in una parte più e meno altrove.

Nel ciel che più de la sua luce prende

fu' io, e vidi cose che ridire

né sa né può chi di là sù discende;

perché appressando sé al suo disire,

nostro intelletto si profonda tanto,

che dietro la memoria non può ire.

Veramente quant'io del regno santo

ne la mia mente potei far tesoro,

sarà ora materia del mio canto.

Scomparso Virgilio, che è stato sostituito nel ruolo di guida da Beatrice, Dante ha occasione di incontrare i beati che vivono eternamente nella grazia divina.

  • Nel Paradiso, le anime dei beati sono ripartite dai nove cieli concentrici in cui è suddiviso il Paradiso Dantesco. Essi ruotano incessantemente attorno alla terra grazie a un moto provocato dagli Angeli. I nove cieli sono cinti dall'Empireo, uno spazio immobile e immerso in una purissima luce, che la sede propria di Dio. Nell'Empireo si trova la candida rosa, un immenso anfiteatro dove siedono i Beati in contemplazione di Dio.
1° CIELO- DELLA LUNA- SPIRITI CHE MANCARONO AI VOTI

Anime che non seguirono i voti: sembrano immagini riflesse in cristalli o in acque, evanescenti.

Cielo della Luna: tra le anime collocate in questo cielo c'è Costanza d'Altavilla

2° CIELO- DI MERCURIO-SPIRITI ATTIVI PER DESIDERIO DI GLORIA

Anime di coloro che fecero il bene, per ottenere onore e fama: sono come fiamme danzanti, che cantano felici.

3° CIELO-DI VENERE-SPIRITI AMANTI

Anime che trasformarono l'amore terreno in divino: splendori che girano più velocemente, quanto più intensa la visione di Dio.

4° CIELO- DEL SOLE-SPIRITI SAPIENTI

Anime sagge: danzano e cantano, disposti in tre corone concentriche.

5° CIELO- DI MARTE- SPIRITI COMBATTENTI PER LA FEDE

Anime dei combattenti per la fede: gemme danzanti in una croce luminosa.

6° CIELO- DI GIOVE- SPIRITI GIUSTI

Anime giuste: formano una figura d'aquila, simbolo della giustizia divina.

7° CIELO- DI SATURNo-SPIRITI CONTEMPLATIVI

Anime contemplative: si muovono su una lunghissima scala d'oro.

8° CIELO- DELLE STELLE FISSE- TRIONFO DI CRISTO, DI MARIA E DEI BEATI

Anime caritatevoli: luci accese da un sole abbagliante, in cui traspare la figura di Cristo

9° CIELO- CRISTALLINO O PRIMO MOBILE- TRIONFO DEGLI ANGELI

Cori Angeli: nove cerchi luminosi, che ruotano intorno a un punto luminosissimo, Dio

CANTO 1= L' ESORDIO

LA PROTASI E L'INVOCAZIONE AD APOLLO

La gloria di colui che tutto muove

per l'universo penetra e risplende

in una parte più e meno altrove.

io nel ciel che più de la sua luce prende

fu ', e vidi cose da ridire

né sa né può chi di là su discende;

perché appressando se al suo disire,

nostro intelletto si profonda tanto,

che dietro la memoria non può ire.

Veramente quant'io del regno santo

ne la mia mente potei far tesoro

sara' ora materia del mio canto.

O buono Apollo, a l'ultimo lavoro

fammi del tuo valor sì fatto vaso

come dimandi a dar l'amato alloro.

CANTO XVII: CACCIAGUIDA

Il Paradiso era formato da nove cieli concentrici nei più lontani si trovavano le anime di coloro che desideravano la gloria nei più vicini a Dio si trovavano quelli che hanno messo in pratica la fede tra questi Dante incontra San Tommaso, San Domenico e personaggi storici come l'imperatore Giustiniano. Nel V cielo trovò il suo trisnonno Cacciaguida: lui gli spiegò com'era la Firenze dei suoi tempi; nel frattempo immagina come sarebbe nel futuro l'esilio.

CANTO XVII

LA PROFEZIA DI CACCIAGUIDA

Tu lascerai ogne cosa diletta

più caramente; e questo è quello strale

che l'arco de lo esilio pria saetta.

Tu proverai si come sa di sale

lo pane altrui, e come duro calle

lo scendere e 'l salir per l'altrui scale.

E quel che piu ti graveràle spalle,

sarà la compagnia malvagia e scempia

con la quale tu cadrai in questa valle;

che tutta ingrata, tutta matta ed empia

si farà contr'a te; ma poco appresso

ella, non tu, n'avrà rossa la tempia.

Di sua bestialitate il suo processo

farà la prova; si ch'a te fia bel

averti fatta parte per te stesso.

CANTO XXVII: ALL' VIII cielo

Dante continua nel suo cammino ed entra nell'VIII cielo, dove tutto il paradiso sembra esplodere di felicità, mentre tutti i beati e gli angeli cantano l'inno alla Trinità.

INNO ALLA TRINITA'

<<Al Padre, Al Figlio, a lo Spirito Santo-

cominciò,-gloria!>> tutto 'l Paradiso,

si che m'inebriava il dolce canto.

Ciò ch'io vedeva mi sembrava un riso

de l'universo perché mia ebbrezza

intrava per l'udire e per lo viso.

Oh gioia! Oh ineffabile allegrezza!

Oh vita intègra d'amore e di pace!

Oh sanza brama sicura ricchezza!

CANTO XXXI

SALUTO A BEATRICE

''O donna in cui la mia speranza vige,

e che soffristi per la mia salute

in Inferno lasciar le tue vestige,

di tante cose quant'io ho vedute,

dal tuo podere e dalla tua bontate

riconosco la grazia e la virtute.

Tu m'hai di servo tratto a libertade

per tutte quelle vie, per tutt'i modi

che di ciò fare avei la potestate.

La tua manificenza in me custodi,

sì che l'anima mia, che fatt'hai sana,

piacente a te dal corpo si disnodi''.

nel canto XXXI nell'Empireo Beatrice cede il ruolo di guida a S.Bernardo. Dante si rivolge a lei, ma al suo posto vede un vecchio solenne. la sostituizione di Beatrice a un significato allegorico: la teologia non è sufficente per raggiungere Dio, occorre la contemplazione mistica. il santo invita Dante a guardare per l'ultima volta Beatrice: egli si congeda a lei, con un meraviglioso gioco di sguardi e parole sublimi di ringraziamento.

LA VISIONE DI DIO

Siamo giunti all'ultimo canto XXXIII:S.Bernardo rivolge una preghiera alla vergine perchè conceda a Dante di sostenere la visione di Dio

PREGHIERA ALLA VERGINE

<<Vergine madre, figlia del tuo figlio,

umile e alta più che creatura,

termine fisso d'etterno consiglio,

tu se' colei che l'umana natura

nobilitasti sì,che 'l suo fattore

non disdegnò di farsi sua fattura.

Nel ventre tuo si raccese l'amore

per la cui caldo nell'etterna pace

così è germinato questo fiore.

Qui sè a noi meridiana face

di caritate, e giusto, intra' mortali,

sè di speranza fontana vivace.

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