La Grecia 🇬🇷

Il territorio

La Grecia è uno Stato membro dell'Unione europea e occupa l'estremità della Penisola Balcanica.Il suo territorio è prevalentemente montuoso,è esteso nel mare e presenta varie penisole.Le principali sono il Peloponneso e la Penisola Caldica. Confina a nord ovest  con l'Albania, a nord con la Macedonia e la Bulgaria e a nord est con la Turchia. Sì a faccia a sud sul Mar Mediterraneo, a est sul Mar Egeo, e a ovest sul Mar Ionio .La Grecia, costituita per il venti per cento del suo territorio nazionale da isole, tra cui Creta ed Eubea, è da sempre una terra legata al Mediterraneo, il mare che in tempi antichi era dominato dalla civiltà ellenica. Il territorio greco è ricco di testimonianze straordinarie della sua storia gloriosa, dai monumentali templi dedicati agli dei dell’olimpo ai silenziosi e affascinanti monasteri situati su isole. Il territorio greco è principalmente montuoso il che ne fa uno dei più montuosi stati d'Europa. I monti principali sono: i Monti Rodopi,il Pindo un prolungamento delle Alpi Dinariche,l'Olimpo,lo Smolikas, Chiona e Parnaso. Ci sono anche catene minori come quelle del Taigeto. Le poche pianure della Grecia si trovano a nord del paese e sono: Tessaglia ,Macedonia e Traccia .

-Peloponneso -Penisola Caldica

L'isola di Creta

Creta è l’isola più famosa di tutta la Grecia antica, grazie alle sue tradizioni storiche e alle tante attrazioni archeologiche e naturalistiche presenti.I luoghi della mitologia greca e i resti di palazzi antichi, le spiagge, i monti e le gole rocciose sono le principali attrazioni del posto.Il simbolo di Creta è il Palazzo di Cnosso, un tempo punto di riferimento della civiltà minoica e centro di alcuni di più famosi miti della Grecia classica, oggi osservabile nei resti del sito archeologico situato nella parte centrale dell’isola lungo il fiume Katsaba. Le testimonianze del glorioso passato sono osservabili anche in altre rovine di palazzi situati nei principali centri dell’isola, come a Festo, Malia e Kato Zarros. Le principali attrazioni naturalistiche dell’isola di Creta sono le spiagge.Una delle più famose è quella di Elafonissi, tra le località di Kefali ed Elos e con una caratteristico colore rosa della sabbia, non da meno la spiaggia di Balos situata nella parte ovest dell’isola e dove possiamo trovare un antica fortezza veneziana.

Elaffonisi

Elafonissi è la spiaggia più bella di Creta. La sabbia bianca e le basse acque turchesi rendono la laguna un luogo incantevole, eccezionale al tramonto. , Elafonissi ha sabbia bianca dalle sfumature rosa e acque cristalline di colore turchese del mare. Ha acque profonde un metro e molto calde ed è una vera perla del Mar Libico. Elafonissi si trova sulla costa sudoccidentale di Creta.
La popolazione

La Grecia è una repubblica parlamentare. Il territorio è diviso in 13 regione nove di terraferma e quattro formate da gruppi di isole. La popolazione è molto omogenea composta primariamente da greci a cui affiancano delle minoranze turche ,macedoni ,albanesi e armene. La lingua è il greco moderno. La religione più diffusa è il cristianesimo ma sono presenti anche minoranze musulmane e comunità ebraiche. La popolazione vive principalmenute in campagna o in piccoli borghi.Le grandi città sono Atene,la capitale,Solanico e Patrasso.

Atene

Una capitale quasi del tutto nuova, cresciuta enormemente in pochi decenni in maniera caotica, con il nome e nel luogo di una delle città più famose della storia: un'eredità difficile da gestire, un contrasto fin troppo evidente. Un greco su quattro abita ad Atene, città amministrativa, commerciale, industriale e anche turistica, che le Olimpiadi del 2004 hanno ridisegnato in forme più moderne e razionali.

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Atene occupa un'ampia piana costiera che degrada verso l'Egeo, contornata dai rilievi montuosi del Parneto, del Pentelico (famoso per i suoi marmi) e dell'Imetto. Sul mare si aprono le insenature del Pireo e del Falero; in mezzo alla piana sorgono le alture dell'acropoli e del Licabetto. Nella Grande Atene, estesa dalle montagne al mare, popolata da quasi 3.800.000 abitanti (più di un quarto della popolazione di tutta la Grecia), la collina dell'acropoli è una specie di isola, emozionante e solenne, anche oggi che non è più possibile muoversi liberamente tra i resti del Partenone (gravemente lesionato da uno dei tanti terremoti che hanno colpito la città) e visitare l'acropoli nelle notti di plenilunio. Tutt'intorno, la più grande città di tutta la Penisola Balcanica è cresciuta in maniera caotica.

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Nel 1834 Atene fu proclamata capitale del Regno di Grecia, che da poco si era reso indipendente dall'impero ottomano. Dai Turchi, Atene era stata conquistata nel 1456: il Partenone era così diventato una moschea e gli abitanti, alla fine del Settecento, si erano ridotti a 12.000. Nel 1827, durante la guerra di indipendenza, la città fu del tutto distrutta. La monarchia che salì al trono di Grecia (1833) era di origine tedesca e voleva fare di Atene una capitale degna del suo passato (Atene antica) e del suo significato nella storia dell'umanità. Una generazione di intellettuali europei si era battuta per la libertà dell'Ellade, in nome dell'antica cultura greca: la nuova capitale doveva tornare a esserne il simbolo.

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Architetti perlopiù tedeschi progettarono il più ambizioso piano urbanistico dell'Ottocento: la città si sarebbe sviluppata a forma di V intorno all'acropoli; un asse monumentale avrebbe unito il palazzo reale al Partenone, lunghi viali diritti e maestosi sarebbero usciti a raggiera dalle piazze Omònia ("concordia") e S`yntagma ("costituzione"). Le aree archeologiche sarebbero state valorizzate e inserite armoniosamente nella città moderna. Nel 1860 la superficie della città era già quadruplicata, erano nate le prime industrie, ma si era anche avviata la speculazione fondiaria.

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La situazione divenne drammatica dopo il 1922, quando giunsero dall'Asia Minore centinaia di migliaia di greci esuli dopo l'ultima guerra combattuta contro la Turchia. Il verde pubblico sparì e giganteschi quartieri periferici (spesso poco più che bidonville, carenti di servizi pubblici) occuparono qualsiasi spazio, continuando a espandersi per tutto il Novecento. Atene si congiunse al Pireo, accerchiò il Licabetto e inglobò i comuni limitrofi, mentre, altrettanto incontrollate, le industrie si sviluppavano in direzione sud-ovest. Pochissimi gli edifici moderni di qualità ‒ l'ambasciata degli Stati Uniti, il Museo d'arte moderna, alcuni uffici comunali ‒ fino alle grandi opere realizzate per le Olimpiadi del 2004: non solo impianti sportivi, ma un modernissimo aeroporto, la metropolitana e il rinnovamento della rete stradale cittadina e di vari quartieri centrali e periferici.

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Atene attira, investendoli perlopiù nell'edilizia, risparmi da tutta la Grecia e il reddito pro capite dei suoi abitanti è molto superiore a quello medio del resto del paese. L'ingente traffico mercantile del Pireo ‒ che è anche il principale porto per i collegamenti con le decine di isole greche dell'Egeo ‒ orienta le attività sul commercio, limitando lo sviluppo industriale. Atene è comunque il più importante centro industriale della Grecia (v. anche Grecia, storia della), oltre che una meta turistica di importanza mondiale, sia per i monumenti dell'acropoli, sia per il Museo archeologico nazionale.

La mia visita ad Atene
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L'economia

Settore primario

La Grecia ha sempre avuto una buona tradizione agricola, tuttavia lo scarso terreno pianeggiante e ben irrorato ha reso difficile lo sviluppo di coltivazioni efficienti. Le pianure della Macedonia e della Tracia sono per lo più impegnate nella coltivazione di frumento, anche se sono considerevoli le colture di orzo, mais, riso e avena.Molto importanti sono le produzioni di olive (la Grecia è il terzo produttore mondiale di olio d’oliva al mondo), di agrumi e di viti, per lo più destinate all’esportazione. Importanti sono anche i derivati dell’uva: la Grecia è conosciuta sia per i suoi vini, sia per la produzione di uva passa.

Altre produzioni agricole importanti sono quelle del cotone, del tabacco, delle barbabietole da zucchero. Sono molto diffuse anche le produzioni di semi oleaginosi e di ortofrutta.

L’allevamento, a causa della scarsità dei pascoli, non è molto sviluppato; mentre l’assenza di foreste importanti ha impedito lo sviluppo della produzione di legname. Sono invece presenti numerosi tipi di minerali, anche se molti si presentano in quantità esigue. Nichel, bauxite e magnesite consistono nelle produzioni principali.

Settore secondario

Per quanto riguarda l’industria, molto sviluppati sono il settore tessile (soprattutto su filati sintetici e sul cotone), quello alimentare (abbiamo già citato le industrie vinicole, ma sono diffusi anche birrifici e zuccherifici) e quello legato alla manifattura del tabacco.

Si è cercato di sviluppare poi anche la cosiddetta industria pesante, ma anche i settori che hanno fatto maggiori progressi (come quello chimico e e petrolchimico) sono rimasti marginali.

Settore terziario

Sviluppato è il turismo per gli splendidi paesaggi delle isole e per i gli ammirevoli resti dell’antica Grecia.I luoghi di villeggiatura sono:Laganas, il luogo di villeggiatura il più famoso di Zante, è anche famosissimo in tutta l’Europa. la Grecia è collegata al resto dell’Europa da una rete stradale e ferroviaria. Tuttavia molto sviluppati sono anche i trasporti che avvengon

La Storia della Grecia Antica

La civiltà greca fiorì in Grecia tre il 1000 a.C. circa, e il 146 a.C. , anno in cui la Grecia venne conquistata dai Romani. Si stanziarono lungo le coste e nelle isole del mar Egeo. Il periodo greco viene diviso 一storicamente in 3 “sottoperiodi”: il periodo arcaico (dalle origini al 480 a.C.), il periodo classico (dal 480 al 323 a.C.) e il periodo ellenistico (dal 300 al 146 anno in cui la Grecia passa sotto il dominio romano). I Greci si dedicarono principalmente al commercio via mare, in quanto la terra che abitavano non era abbastanza fertile e non permetteva quindi lo sviluppo e l’incremento dell’agricoltura.

La vita quotidiana nella Grecia antica

Gli antichi Greci, oltre che al commercio, si dedicavano all’artigianato. Costruivano bellissimi vasi e bellissime anfore di ceramica, argilla e altri materiali. I vasi erano usati per il trasporto di prodotti agricoli ed erano decorati con scene di vita quotidiana . Inoltre i greci sono stati grandi scultori , lavoravano il bronzo, costruivano armi ed edificavano templi.

La loro terra era poco fertile, ma riuscivano a coltivare olivo e vite : i cereali li compravano da altre popolazioni. Allevavano poi oche, maiali, api e ovini, si dedicavano alla pesca e all’estrazione mineraria dalle miniere. Una curiosità: anticamente i Greci non conoscevano il cavallo , che venne “scoperto” più avanti ed utilizzato per scopi militari. I vasi prodotti, l’artigianato, l’olio d’oliva venivano “venduti” ai popoli che abitavano la Turchia e le coste dell’Italia meridionale. E proprio qui, nel nostro Sud Italia, i Greci fondarono molte colonie, che messe tutte insieme presero il nome di Magna Grecia (cioè la Grande Grecia).

Le classi sociali

Le persone più importanti erano i nobili , cioè i ricchi signori discendenti da famiglie altolocate. Poi c’era la classe degli intellettuali , che comprendeva scienziati, matematici, filosofi, medici, astronomi. Poi c’erano i soldati , gli artigiani e i commercianti, i marinai, i contadini e infine gli schiavi . In Grecia gli schiavi erano moltissimi e in genere erano prigionieri di guerra. Loro compito era quello di coltivare le terre dei nobili per ricavarne il cibo da dare agli abitanti della città. Facevano lavori pesanti, andavano nelle miniere oppure lavoravano nelle case e aiutavano gli artigiani. Frequente in Grecia era l’abitudine di vendere e comprare schiavi come fossero oggetti .

La vita delle donne greche

Le due città principali dell’antica Grecia - Sparta ed Atene - ci offrono due esempi molto diversi riguardo al modo di considerare la donna in società. Ad Atene, ogni uomo poteva avere 3 o 4 donne, ma di queste una sola moglie . Le donne ateniesi si occupavano della casa e dell’educazione dei figli. Le bambine andavano seguite fino al matrimonio, i bambini invece solo fino ai sette anni. A quest’età infatti andavano a scuola dove imparavano ad essere uomini e soldati valorosi. La donna in genere viveva in casa : solo le donne ricche, qualche volta, potevano uscire. Ad Atene la donna si emancipò a partire dall’era ellenistica, cioè verso la fine dell’età greca. A Sparta la situazione era molto diversa : le donne erano libere di fare quello che volevano ed erano educate al canto, alla danza e alla ginnastica e, in generale, a vivere all’aria aperta. Oltretutto non erano obbligate a stare in casa per accudire i figli come succedeva ad Atene. Questo succedeva perché gli spartani credevano che in questo modo le donne avrebbero fortificato il fisico e fatto figli più robusti. Ossia guerrieri migliori .

Le case e le cittá

Le persone più povera abitavano in case costruite in legno e mattoni . Ogni casa, all’esterno aveva un pozzo. I tetti erano fatti con la paglia e l’argilla e d’inverno facevano entrare in casa pioggia e gelo. Queste case non erano di proprietà ma venivano date in affitto . I ricchi abitavano invece in case grandissime , con più piani e tante stanze. Il padrone di casa aveva un piano tutto per sè e per i suoi ospiti ( androceo ). Le donne dovevano stare in un piano a loro riservato ( gineceo ). La città era circondata da campi e pascoli e si divideva in città alta o “ acropoli ” (che conserva ancor oggi questo stesso nome) e città bassa. Nell’acropoli c’erano i templi per il culto religioso e le strutture di tipo militare. In genere era presente una cittadella fortificata all’interno della quale il popolo poteva difendersi. Nella città bassa c’erano le case e la piazza ( agorà in greco ). L’agorà era il vero cuore della vita della città, lì ci si incontrava per parlare e si teneva il mercato . La città greca nel suo complesso era chiamata “ pòlis ”.

La religione dei greca

I Greci erano politeisti , cioè credevano nell’esistenza di tanti dei. Gli dei vivevano sul monte Olimpo , che è una montagna alta circa 3.000 metri la cui cima è sempre circondata da nuvole ed è situata al confine con la Macedonia . Le principali divinità in cui credevano gli antichi Greci erano: Zeus (padre di tutti gli dei e degli uomini e re dell’Olimpo), sua moglie Era protettrice delle donne, Atena (dea della conoscenza), Poseidone (dio del Mare), Afrodite (dea della bellezza). In Grecia ogni città aveva il suo dio protettore e uno o più templi. Il popolo costruiva i templi che venivano considerati come “ la casa del dio ”. Ogni dio aveva il suo tempio all’interno del quale era situata una sua statua. Il culto si svolgeva presso un altare situato all’esterno del tempio e in ogni casa c’era un altare per la preghiera della famiglia . I Greci credevano che esistesse un mondo dell’ Aldilà , dove si andava dopo la morte. L’Aldilà dei Greci si chiamava Ade , il Regno dei Morti, e vi si entrava attraverso le voragini della Terra , specie quelle che emanano fumi o vapori. Anche i vulcani erano considerati come porte d’ingresso al mondo degli inferi. Si deve ai Greci l’invenzione dei giochi olimpici , che si tenevano nella città di Olimpia in onore di Zeus. La prima Olimpiade si disputò nel 776 a.C.

La storia e le battaglie

Nel periodo classico - cioè tra il 700 e il 300 a.C. - la storia greca è caratterizzata dall’esistenza delle città stato. Cioè ogni città aveva il suo governo e le sue leggi. Le più famose erano Sparta e Atene . Ad Atene ogni cittadino maschio votava per eleggere un consiglio e il presidente di questo consiglio veniva estratto a sorte tra i cittadini. Questa particolare forma di governo era chiamata “ democrazia ”: il potere governativo spettava al popolo. Anche oggi in Italia abbiamo questa forma di governo, dove è il popolo a decidere chi deve governare. A Sparta c’era invece una forma di governo chiamata “ oligarchia ”: a comandare, cioè, erano poche persone. I cittadini quindi dovevano fare ciò che queste poche persone decidevano. Il periodo classico (480 – 323 a.C.) fu quello delle grandi guerre contro i persiani :

- Nel 490 a.C. i Persiani attaccarono gli Ateniesi perché avevano aiutato una città a ribellarsi al potere. La vittoria fu dei Greci.

- Qualche anno dopo la seconda guerra vide anche la partecipazione di Sparta .

In seguito, durante la guerra del Peloponneso , Sparta e Atene combatterono fra loro per il controllo del territorio greco. A vincere, fu l’esercito di Sparta. Nel 334 a.C. il re di Macedonia Alessandro Magno decise di andare a sconfiggere l’impero persiano in Turchia, Siria, Palestina ed Egitto. E ci riuscì. Alessando fu una figura importantissima nella storia del periodo ellenistico: stabilì la monarchia in Grecia ma, soprattutto, diffuse la cultura della sua terra in tutto il mar Mediterraneo.

I cibi greci

Tzatziki : forse la preparazione più simbolica della cucina greca, lo tzatziki altro non ė che una cremosa insalata di cetrioli, yogurt e aglio che può essere mangiata da sola come antipasto o come salsa in abbinamento ad altre portate.

Melitzanosalata (μελιτζανοσαλάτα): i Greci amano le salse cremose, questa è a base di melanzane arrostite, limone, aglio e cipolla. L’acidità del limone ed il sentore affumicato della melanzana la rendono fresca ed estiva.

Saganaki (σαγανάκι): letteralmente piccolo padellino, comunemente è utilizzato per riferirsi ad una fetta di feta o altro formaggio lasciato friggere finchè non formi la crosticina. Servito insieme a limone e pepe è un antipasto gradevole ed intenso。

Insalata greca (χωριάτικη σαλάτα): una delle insalate più globalizzate e maggiormente stravolte. La versione originale vuole pomodori ben maturi, cetrioli, peperoni verdi, olive Kalamata, feta e origano; il tutto condito con abbondante olio.

Yemista (Γεμιστά): considerato come portata principale, questo piatto consiste in pomodori o peperoni ripieni di riso. A differenza della versione italiana qui il riso è basmati ed è insaporito con abbondante menta e macinato di carne opzionale.

Moussaka (μουσακάς): il tipico sformato greco composto da strati di patate, melanzane, macinato di carne e abbondante besciamella gratinata。

Souvlaki (Σουβλάκι): il cibo più popolare in Grecia sono questi spiedini di carne (maiale, agnello o pollo) lasciati marinare in olio, limone e spezie e poi cotti sui carboni. Vengono consumati soli o all’interno della tipica pita arricchiti da altri condimenti.

Kontosouvli (κοντοσούβλι): tipico delle rosticcerie greche che arrostiscono su grandi spiedi la polpa del maiale lasciata lungamente marinare con vino e svariate spezie. Viene servito a “pezzettoni” teneri con una croccante brasatura esterna.

Kokoretsi (κοκορέτσι): se visto arrostire sullo spiedo potrebbe sembrare il kontosouvli. Questa preparazione è in realtà assai più intensa essendo a base di frattaglie di agnello o capra tenuti insieme dai suoi budellini.

Loukoumades (λουκουμάδες): i dessert greci, come in tutto il Medio-Oriente, sono caratterizzati dalla estrema dolcezza. Tra tutti i loukoumades, frittelline tonde servite con sciroppo di miele e cannella, risultano essere i più golosi.

Costumi e tradizioni

Il popolo greco è particolarmente attaccato alle proprie tradizioni, soprattutto nelle isole greche dove la cultura greca, che varia da villaggio a villaggio, è tramandata anche attraverso i costumi tradizionali, feste religiose o meno e, talvolta, il cibo. La cultura greca moderna tende ad unire elementi occidentali e orientali. Una cosa da tenere a mente è che greci pur essendo molto religiosi sono molto superstiziosi e praticamente tutti pensano che qualcuno possa lanciargli il malocchio, per gelosia o invidia, attraverso i complimenti. Per evitare il malocchio, tra le altre cose, i greci indossano una piccola perla blu, con un occhio bianco dipinto su di esso

. L‘onomastico per i greci ha lo stesso valore, se non di più, del compleanno, il fidanzamento è preso molto sul serio e viene celebrato con una serie di riti che in realtà è una sorta di piccolo matrimonio, e la Pasqua è la festa religiosa più importante per i greci ed è un miscuglio di sacro e profano molto sentito in tutta la nazione.

La cucina greca è condivisione di cibo e bevande con parenti e amici ed è uno degli elementi fondamentali della cultura. I liquore hanno un ruolo importante nei pasti: l’Ouzo è la bevanda alcolica più famosa della Grecia, mentre lo Tsipouro, a Creta è chiamato Raki, è simile all’Ouzo ma con un gusto più forte di anice.

Il Rebetiko

Il Rebetiko nasce in Asia Minore ed è una narrazione cantata, di origine popolare, accompagnata dalla musica del bouzouki e del baglamas. Il narratore è un uomo dalla voce ruvida e il brano è aperto dalla taximi (improvvisazione). I temi generalmente trattati, spesso in modo satirico, danno voce ai sentimenti umani e questo spiega il grande successo popolare che ebbe il rebetiko, soprattutto tra gli anni venti e quaranta.

Gli Strumenti

Il bouzouki fa parte della famiglia dei liuti. Il numero delle corde varia da un minimo di 4 a un massimo di 12. Tracce di strumenti simili si ritrovano nelle civiltà preelleniche e egizie.

Il baglamas è un piccolo bouzouki, lungo al massimo 60 centimetri e risale all’epoca bizantina, quando veniva usato nelle chiese per dare la tonalità al cantante.

Altri strumenti tipici sono l’outi, un liuto dal manico corto, il sandouri (strumento trapezoidale a corda) e il tombeliki, un tamburo.

I Balli

Il ballo del Rebetiko è lo zeibekiko, una serie di figure sempre più complesse eseguite da un solo uomo. Il chassapiko è una danza di tre uomini che si tengono per la spalla e il suo nome, macellaio, risale al periodo della dominazione ottomana. La tsifteteli è una danza del ventre eseguita da una donna. -

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