Il palazzo è stato costruito tra il 1663 al 1665 da Domenico Bernardi. Fu costruito per Giovanni Battista, passo in mano a molte altre famiglie nobili fino a quando non arrivò il 1803 dove il palazzo andrà in mano alla famiglia Lascaris da dove prese il nome il palazzo. Durante la seconda guerra mondiale l'edificio fu colpito da un bombardamento.Dopo la seconda guerra mondiale fu sede della Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura di Torino. Nel 1975 passò in proprietà alla Regione Piemonte che ne fece sede del Consiglio regionale.
Il Consiglio regionale del Piemonte è l'organo legislativo piemontese che ha sede a Torino.L'assemblea e operativa dal 1970. Si compone attualmente di 51 membri eletti secondo la legge Tatarella, più il Presidente della Giunta.
L'aula di Palazzo Lascaris è attualmente presieduta da Mauro Laus. Il presidente della regione e Sergio Chiamparino.
Si vota nella sola giornata di domenica 25 maggio, dalle 7 alle 23. I 3.650.000 elettori piemontesi potranno scegliere il nuovo presidente di Regione ed esprimere le preferenze per il rinnovo del consiglio regionale. Si tratta di elezioni anticipate perché il Consiglio di Stato ha dichiarato nullo il voto del marzo 2010 per irregolarità nella presentazione delle liste che sostenevano il governatore uscente Roberto. Si vota in un turno unico, senza ballottaggio, per sei candidati presidente, dei quali solo due, Sergio Chiamparino e Gilberto Pichetto Fratin, sono appoggiati da coalizioni.
In tutto il nuovo consiglio regionale sarà composto da 51 eletti: 50 consiglieri più il nuovo presidente di Regione. La nuova legge elettorale regionale presenta una nuova ripartizione delle circoscrizioni dei 40 seggi piemontesi in base al numero dei residenti. Irimanenti 10 seggi verranno assegnati col sistema maggioritario e collegati al listino del candidato presidente.
“Non sono ammesse all’assegnazione dei seggi le liste provinciali il cui gruppo abbia ottenuto, nell’intera regione, meno del 3% dei voti validi, a meno che non sia collegato a una lista regionale che ha superato la soglia del 5%“.
È ammesso il voto disgiunto: cioè sì può scegliere un candidato consigliere di una lista e un candidato presidente appoggiato da un altro schieramento.Si può votare in più modi.
C’è un premio di maggioranza, ma non scatta automaticamente. Il candidato presidente, capolista della lista regionale che ha ottenuto più voti, viene eletto presidente; vengono poi proclamati consiglieri i candidati compresi nella lista regionale.
Penso che la gita sia stata molto interessante, le guide erano ottime e il palazzo era belllussimo e noi ci siamo divertiti.