Andrea e Gianni si recano spesso in un negozio di antiquariato dove i due si scambiano opinioni sulla bellezza e il prezzo dei mobili. Dopo queste visite Gianni ritorna nel negozio e chiede che il mobile che aveva individuato insieme all' amico venga mandato a casa di Andrea il quale pagherà in contanti. La cosa si ripete più volte fino a quando un giorno Gianni di sua iniziativa acquisisce un immobile il quale verrà come sempre pagato e consegnato ad Andrea il negoziante porta il mobile ad Andrea ma quest'ultimo vedendolo non hai intenzione di comprarlo poiché non gli piace Così il negoziante disperato gli fa presente che lui aveva ceduto che Gianni fosse autorizzato da Andrea a comprare mobili e quindi deve pagare
Risoluzione del caso
Soggetti: Andrea, ganni,negoziante
Ha ragione Andrea perché non c'è nessuna prova che sostenga che Gianni possa agire in nome di Andrea. Il negoziante è convinto che Gianni sia il rappresentante di Andrea per le numerose volte che quest'ultimo ha pagato i mobili. Andrea pagava il immobile qualora tra lui e Gianni si creava un accordo immaginario dove le due parti confrontavano la bellezza è il prezzo del mobile decidendo se comperarlo o meno. Andrea non può revocare l'acquisto perché Gianni non è eletto vere proprio rappresentante poiché che non c'è un accordo tra i due. Lui può solo e convincere Gianni a pagare il mobile acquistato