Già da giovanissimo, Pascal mostra straordinarie doti intellettuali, specialmente in campo matematico. A soli 16 anni, compone un trattato di geometria, che è andato perduto. È attratto anche dalle applicazioni tecniche del sapere.
Nel 1646 avviene la cosiddetta prima conversione di Pascal; da allora, il filosofo decide di rinunciare alle soddisfazioni mondane e di dedicarsi totalmente alla ricerca di Dio e agli studi scientifici. L’anno successivo a Parigi incontra Cartesio, con cui ha fecondi scambi su temi di fisica.
Ma i pensatori a cui si sente più affine sono i cosiddetti “solitari” di Port-Royal, laici dediti alla meditazione e allo studio, tra cui Antoine Arnauld, Nicolas Fontaine, Jean Racine. Il 23 novembre del 1654, in seguito a un incidente dal quale si salva miracolosamente, vive la sua seconda conversione, che è testimoniata dal Memoriale, un foglio che portava cucito nei suoi abiti, in cui parla del ritrovato senso di Dio.
Blaise Pascal muore a soli 39 anni, il 19 agosto del 1662.
-Dora Manto