Nel Seicento il barocco approdò a Napoli, dopo essersi sviluppato precedentemente a Roma, più precisamente quando la Spagna ebbe la meglio sulla Francia insediandosi a Napoli. Da quel momento il barocco mutò il volto della città.
Il barocco incarnava lo spirito dei napoletani, rappresentava la loro esuberanza, la loro fantasia e il loro amore per la vita. Anche il clima giocò un ruolo cruciale, infatti gli artisti erano liberi di dipingere i colori della natura mediterranea che trionfava sulle figure architettoniche. Per questo, il generoso uso del colore è uno dei tratti che distingue il barocco partenopeo da quello romano, tutto è caratterizzato da tonalità forti e vivaci.
Gli Artisti
Le Opere
Cappella del tesoro di San Gennaro
si tratta di una delle massime espressioni artistiche della città. Le decorazioni pittoriche e ad affresco fanno della cappella l'epicentro della pittura barocca a napoli.
La Cappella del Tesoro presenta una pianta a croce greca con l’altare maggiore al centro del presbiterio, due altari all’estremo dei bracci della croce e quattro minori situati alla base dei pilastri che reggono la cupola. La facciata è composta da tre archi, le tre cappelle nobiliari sacrificate per la realizzazione della cappella del Tesoro di San Gennaro.
Quartieri spagnoli
I quartieri spagnoli, nucleo importantissimo per la storia artistica di napoli
Chiesa del Gesù nuovo
Si tratta di una delle più importanti chiese della città, tra le massime concentrazioni di pittura e scultura barocca