Il barocco napoletano L'arte che rappresenta napoli

Il barocco fu una corrente artistica che si sviluppò prima a Roma nel 600 a.C. e subito dopo a Napoli. .

Quest'arte si racconta che rappresentava perfettamente Napoli e lo spirito festoso e gioioso dei suoi cittadini. Ciò perché era uno stile molto particolare, molto ricco e sfarzoso e presentava l'uso di molti elementi come: il bronzo il marmo il legno.

Tutto nella stessa opera sia in un opera pittorica sia in un opera scultorea.

Massimo e indiscusso protagonista in ambito pittorico del barocco fu Michelangelo Merisi conosciuto come Caravaggio. Egli abitava in una piccola città vicino Milano, e fu mandato non per suo volere nella bottega di Simone Peterzano. Qui egli impara all'etá di 13 anni la maggior parte delle tecniche da lui utilizzate in futuro è impraticabile dal maestro l'utilizzo del colore.

Successivamente si trasferì a Roma, fu accolto dal Papa e a causa di tristi avvenimenti fu costretto ad abbandonare la corte papale e così si spostò a Napoli. Egli qui ebbe un grande successo per la particolarità delle sue opere date dalla prospettiva dal colore e dal magnifico gioco di ombre e luci.

Le opere spettacolari di Caravaggio è molto altri artisti dell'epoca fecero muovere tutti gli artisti napoletani e non che sia nella pittura che nella scultura si impegnarono con il fine di rappresentare al massimo l'arte barocca.

L'architettura

Anche dal punto di vista architettonico il barocco a Napoli ebbe grande successo.

Le caratteristiche fondamentali dell'architettura barocca sono le linee curve, motivi complessi da risultare particolarmente astratti, il forte e predominante senso di teatralità, esuberanza decorativa e l'unione di pittura e scultura facendo continui giochi di luci ed ombre.

Il re di Napoli Carlo di Borbone chiese agli architetti Carlo e Luigi Vanvitelli di costruire una reggia reale in questo stile.

E il progetto doveva comprendere oltre al palazzo anche un parco e un area urbana con un nuovo acquedotto. Ciò perché il tutto doveva essere all altezza della reggia di Versailles e doveva manifestare potenza, grandiosità e bellezza.

Se dall'esterno non si nota facilmente la corrente artistica alla quale appartiene una volta entrati non si hanno dubbi.

Tutte le stranze presentano colori sfarzosi, ricchi affreschi, colonne di vari stili, marmi decorati e colorati, dipinti molto grandi e pieni di luce, cornici in oro, statue in marmo e in bronzo e tutti dettagli che rappresentano Ricchezza.

Questi meravigliosi edifici non furono commissionati solo dai regnanti ma anche da molti nobili, infatti molti palazzi napoletani e molte chiese sono di questo periodo.

Come la chiesa di San Gregorio Armeno situata al centro storico, presenta all'interno una navata con un soffitto cassettoni ralizzato nel 1580 da Teodoro e commissionato da Beatrice Carafa e in ogni cassettone tutti gli scomparti presentano intagli in oro e bronzo. Anche tutte le colonne situate ai lati della navata sono in bronzo e marmo.

La Certosa invece dedicata a San Martino fu fondata molto prima della nascita del barocco nel 1325 per volere del duca di Calabria. Inizialmente era tutta in stile gotico ma tra il 500 e il 700 il monastero ebbe molti cambiamenti dovuti a svariati artisti: Cosimo Fanzago,nella prima metà del 1600 si occuò della ristrutturazione e rifece la facciata, Francesco Solimrna nel 1629 fece l'altra re maggiore in finto marmo e legno dorato, Giacomo Colombo nel 1705 si occupò dei due putti ai lati del paliotto, Giuseppe Sanmartino nel 1768 si occupò degli angeli sull'altare infine molti altri artisti conclusero la chiesa mantenendosi sullo stile di questo periodo.

Nei primi anni barocchi a Napoli spiccarono come architetti Giovanni Antonio Dosio, Bartolomeo Picchetti, Cosimo Fanzago e Francesco Grimaldi tutti provenienti da altre città d'Italia a questi ultimi sono dovute molte splendide opere come la cappella del tesoro nel duomo di Napoli o la chiesa dei Girolamini o anche ,a basilica di Santa Maria degli angeli a Pizzofalcone.

Nel 700 a.C. Personalità di rilievo furono sicuramente Antonio Canevari, Domenico Vaccaro, Ferdinando Sanfelicie e molti altri che decisero di mutare il volto della città rimaneggiando i palazzi già esistenti e progettando opere all'interno della città mantenendo sempre le regole barocche.

Infine si può sottolineare che per la moltitudine e per la sfarzosità di monumenti che si racconta che il barocco incarna lo spirito dei cittadini della nostra città.

Credits:

Created with images by Ai@ce - "20071101_napoli_-8"

Made with Adobe Slate

Make your words and images move.

Get Slate

Report Abuse

If you feel that this video content violates the Adobe Terms of Use, you may report this content by filling out this quick form.

To report a Copyright Violation, please follow Section 17 in the Terms of Use.