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IN CAMMINO preghiera lunedì 20 aprile

Una provocazione musicale

La vita ci consegna le chiavi di una porta / e prati verdi sopra i quali camminare. Puoi correre o fermarti / puoi scegliere tra i frutti / quali cogliere o lasciare maturare. Vietato abbandonare il sogno di volare / ma per quello c’è bisogno dell’amore. Io posso solo dirti / non temere di sbagliare / perché aiuta le persone ad imparare / e sappi che tra il bene e il male / alla fine vince il bene.

Le chiavi sono la metafora del nostro ingresso nel mondo, di quel dinamismo di vita che ci apre a relazioni, amicizie, sconfitte e conquiste, fallimenti e rinascite, cose sempre nuove da scoprire… Cambiano i tempi, le stagioni ma l’uomo resta sempre proteso verso l’infinito. Resta con i suoi bisogni più profondi. La consapevolezza di quello che si fa, il saper attendere e maturare le scelte con umiltà e costanza, il realismo e la misura nel fare scelte non azzardate sono ingredienti importanti per 'dar forma' alla propria vita.

La vita non è fatta di idee, di parole, è una chiamata sempre in movimento. In principio c'è un imperativo: 'Seguimi!'.

«In verità, in verità io ti dico, se uno non nasce dall'alto, non può vedere il regno di Dio». (Gv 3,3)

Dal Vangelo secondo Giovanni

Vi era tra i farisei un uomo di nome Nicodèmo, uno dei capi dei Giudei. Costui andò da Gesù, di notte, e gli disse: «Rabbì, sappiamo che sei venuto da Dio come maestro; nessuno infatti può compiere questi segni che tu compi, se Dio non è con lui». Gli rispose Gesù: «In verità, in verità io ti dico, se uno non nasce dall'alto, non può vedere il regno di Dio».

Gli disse Nicodèmo: «Come può nascere un uomo quando è vecchio? Può forse entrare una seconda volta nel grembo di sua madre e rinascere?». Rispose Gesù: «In verità, in verità io ti dico, se uno non nasce da acqua e Spirito, non può entrare nel regno di Dio. Quello che è nato dalla carne è carne, e quello che è nato dallo Spirito è spirito. Non meravigliarti se ti ho detto: dovete nascere dall'alto. Il vento soffia dove vuole e ne senti la voce, ma non sai da dove viene né dove va: così è chiunque è nato dallo Spirito».

Per la riflessione

Nicodemo va da Gesù di notte. Non è solo una notazione esteriore circa l'orario. 'Di notte' evoca le tante notti che ci portiamo dentro. Tutti. Andò di notte forse per non dare nell'occhio: quel rabbì di Nazaret non godeva di buona fama tra i suoi, nel circolo dei maestri. Cosa avrebbero detto di lui, se fossero venuti a saperlo? E noi, diciamocelo, non siamo molto diversi. Condizionati come siamo da quello che dicono gli altri di noi. Eppure, nei momenti migliori, ci abita un desiderio di altro, di coerenza, di ricerca, di bellezza di vita, di novità, desiderio di acqua e di vento.

Di notte, ma in ricerca. E Gesù quasi non si lascia sfiorare dalle attestazioni di stima di Nicodemo, entra subito in merito, entra nel cuore del problema. Calcando sulle parole: «In verità, in verità ti dico: se uno non nasce dall’alto, non può vedere il regno di Dio». Parole spiazzanti. Per chiunque.

Anche noi avremmo obiettato: «Come può nascere uno quando è vecchio?». Come può ritornare nel grembo ed essere rigenerato, riformato nel grembo, riplasmato nel grembo? E Gesù non arretra: «Se uno non nasce dall’acqua e dallo spirito non può entrare nel regno di Dio».

Se ci lasciamo condurre dal vento di Dio, dal vento dello Spirito che dimora in noi, andremo sempre più lontani da 'stagioni del cuore di pietra' e ci avvicineremo sempre più a 'stagioni del cuore di carne'. Anzi diventeremo imprevedibili. Gesù diceva: »Il vento soffia dove vuole e ne senti la voce, ma non sai da dove viene né dove va. Così è chiunque è nato dallo Spirito». Come a dire: se ti lasci condurre dall’amore, dallo Spirito, diventi imprevedibile. Succedono cose imprevedibili.

Nicodemo scopre che il segreto della felicità è sperimentare di sentirsi amati da un Amore che non finisce e che rende la vita feconda nel restituire l’amore. (Commento: don Angelo Casati)

Canto di invocazione allo Spirito Santo

O Dio, che nella gloriosa risurrezione del tuo Figlio hai ridato la gioia al mondo intero, per intercessione di Maria Vergine concedi a noi di godere la gioia della vita senza fine.

Aiutaci, Madre nostra, a scorgere la presenza operante del tuo Figlio, perché né la tristezza, né la mediocrità ci distolgano dal desiderare il bene per noi stessi e per gli altri. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Ave Maria...

Gloria al Padre...

Alessandro, un bambino di sette anni, dopo aver scoperto che la nonna paterna è stata contagiata dal Covid-19 insieme a molti altri ospiti del suo istituto per anziani, decide di raccontare quello che ha dentro e di dire quant'è importante proteggere i più vulnerabili.

Così è andato da Gabriele, suo padre, col desiderio di mettere in musica un sentimento colorato e cangiante, in base al momento, alla situazione e agli stati d’animo che cambiano da un momento all’altro. Da lì nasce We are strong, un manifesto di amore e speranza, frutto della sensibilità di un bimbo e dell’attenzione del genitore, pianista concertista, che ha ascoltato attentamente le sensazioni del figlio e li ha trasformati, commosso, in musica. (Fonte: Avvenire)

Credits:

Creato con immagini di Kyle Hinkson - "untitled image" • vision webagency - "colorful sunset"