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La grande fabbrica delle parole

La nostra attività di oggi parte da un albo intitolato La grande fabbrica delle parole. La prima cosa che vi chiedo di fare è di riflettere sul titolo e di osservare la copertina e quindi di provare a immaginare di cosa potrebbe parlare questo albo. Adesso condividete i vostri pensieri.

Ora leggerò l'albo e scopriremo se qualcuno di voi si è avvicinato con la sua idea alla storia narrata.

Prestate attenzione alla storia, alle immagini, al testo, a come è scritto e a come è disposto sulle pagine.

Farò una seconda lettura e mi soffermerò su ogni tavola. Vi chiedo di dirmi, per ognuna di esse, che cosa notate, che cosa vi colpisce, che cosa vi fa pensare. Voglio che scendiate in profondità e che facciate emergere tutto quello che vi viene in mente.

Adesso facciamo il punto di tutte le osservazioni e riflessioni emerse.

Questo albo offre molti spunti per collegarsi all'attualità. Noi non paghiamo le parole che usiamo, ma questo non vuol dire che essendo gratuite possiamo adoperarle con leggerezza. Avete mai sentito parlare dell'hate speech? Che cosa ne sapete?

Visto che l'albo parla di linguaggio e parole, un altro aspetto interessante da approfondire potrebbe essere il gergo giovanile. Vi piacerebbe costruire un piccolo dizionario sulle espressioni di ultima generazione usate da voi ragazzi che a molti adulti risultano incomprensibili?

Sugli ultimi due spunti emersi lavoreremo nelle prossime lezioni. Grazie a tutti per la partecipazione!

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