Loading

#pernondimenticare 27 gennaio 2019 I.C. De Amicis "Succivo"

Il 27 gennaio è il giorno della memoria, per non dimenticare e per ricordare tutte le vittime della Shoah. Questo evento va ricordato non solo perché è parte fondamentale di un tempo storico tra i più tragici che si ricordino, ma anche perché è diventato il paradigma della violenza, della sopraffazione, del tentativo di cancellazione non solo di un intero popolo e di una tradizione ma di ogni forma di diversità. Questo evento si colloca nel cuore stesso di una civiltà e di una cultura che non ha voluto difendere i valori assoluti della libertà, della fraternità, del rispetto per ogni singola persona. Pertanto il progetto che qui viene presentato intende non solo incoraggiare ogni iniziativa che onori degnamente questo giorno ma anche costituire un tentativo di arricchire di contenuti una commemorazione che se slegata dalle attività curriculari rischia di diventare l’ennesima data in rosso su un calendario. Parlare della shoah oggi è un compito tanto più urgente perché coloro i quali erano gli unici a poterne parlare “i testimoni” stanno per evidenti ragioni anagrafiche morendo uno dopo l’altro e dunque anche la scuola deve porsi l’obiettivo di essere testimone dopo i testimoni.

Il 27 gennaio ricorre l'anniversario della liberazione degli ebrei prigionieri del campo di concentramento di Auschwitz, da parte delle truppe dell'Armata Rossa, nel 1945. Per questo motivo è stato stabilito di celebrare proprio in questa data il 'Giorno della Memoria'.

Lo ha DELIBERATO l'Assemblea generale delle Nazioni Unite il 1 novembre 2005, durante la 42ª riunione plenaria, per commemorare le vittime della tragedia dell'Olocausto.

L'Italia ha istituito formalmente la giornata commemorativa con anni di anticipo rispetto alla risoluzione delle Nazioni Unite, per ricordare le vittime della Shoah e tutti coloro che hanno messo in pericolo la propria vita per proteggere i perseguitati ebrei.

la scuola è l'occasione per il miglioramento della società civile: ha il dovere di fare memoria nelle giovani generazioni

L'IC "De Amicis" ha dedicato un'intera settimana alla Commemorazione della Shoah, dal 21 al 25 gennaio 2019, trattando il delicato tema dello sterminio degli Ebrei, adeguandosi all'età dei discenti dei tre ordini.

In particolare, le classi prime e seconde secondarie hanno affrontato il tema partendo dalla visione di un film animato, il primo film europeo di animazione sulla Shoah

Sono detenute nei campi di concentramento nazisti: Andra e Tati sono solo due bambine. D'improvviso, si vedono strappare via tutto ciò che hanno; perfino la famiglia è travolta e straziata da eventi inspiegabili. Troppo piccole per capire, Andra e Tati si ritrovano sole e piene di paura. Il mondo diventa un incubo, un'ombra minacciosa che si diffonde ovunque e a cui sembra impossibile sfuggire. Andra e Tati sono solo delle bambine, sì, ma non smettono di sperare e di farsi coraggio l'un l'altra, unite e salvate dall'amore l'una per l'altra.

Nell'era più buia della storia dell'umanità, la forza e la speranza sono le uniche armi per sopravvivere. Con il primo film d'animazione europeo sull'Olocausto, la commovente storia vera di due sorelline italiane sopravvissuta alla Shoah.

le sorelle bucci, così piccole, hanno suscitato emozioni contrastanti nei nostri studenti. i ragazzi della iia secondaria, dopo la visione del cartoon, hanno prodotto alcune riflessioni ed alcuni cartelloni
di noemi piredda 27 gennaio: Giornata della Memoria, per non dimenticare l'orrore di poveri innocenti, uccisi da un "piccolo uomo razzista", e per cosa? Solo per essere ebrei ?? Nessuno deve dimenticare, nessuno deve ignorare, devi sempre ricordare, tramandare e scrivere alle future future quanto è stato ed è crudele la storia raccontata da sopravvissuti. BASTA ODIARE, BASTA ORRORI !! SIAMO TUTTI ESSERI UMANI .. VIVA LA VITA!

d Iovinelli Maria

Il 27 Gennaio di ogni anno ricorre la GIORNATA DELLA MEMORIA , perché in quel giorno del 1945 l’Armata Rossa liberò tutti gli ebrei dal campo di concentramento di Auschwitz.

Il 27 gennaio viene ricordato con il termine Shoah .

Con la parola Shoah si intende Sterminio Degli Ebrei. Nella mia classe abbiamo parlato molto e anche visto un film inerente l’argomento. Il film è intitolato “La Stella Di Andra e Tati “ e parla di due sorelle ebree che erano rinchiuse ad Auschwitz e, essendo state scambiate per due gemelle, fortunatamente si salvarono .

È opportuno ricordare questo giorno molto importate e non penso assolutamente che possa essere negativo, perché parlandone in classe con i professori e vedendo dei film relativi alla Shoah, può aiutarci a riflettere e a farci capire che una sola persona è stata e potrebbe essere di nuovo in grado di causare un simile orrore. È importante ricordare perché aiuta a non commettere gli stessi errori

di Gabriella Belardo

“Shoah”

“Auschwitz”.

Basta una sola parola per riportare alla mente ad ognuno di noi una serie di avvenimenti tragici. In classe, in occasione della Giornata della memoria, abbiamo visto un film e sentito testimonianze da alcuni sopravvissuti dei campi di concentramento.

Ogni scena vista porta con sé un carico di dolore, come una ferita ancora aperta nel cuore e nello stomaco dell'essere umano.

Ed è bene che questo non cambi mai!

È importante non dimenticare la tragicità dello sterminio di milioni di ebrei avvenuto tra il 1939 e il 1945, perché dagli errori del passato si impara sempre qualcosa per un futuro migliore, è bene ricordarsi tutte le cose sciocche fatte in passato per la bramosia di potere.

È bene ricordare la parola *shoah*, perché questa , più di ogni altra cosa, porta con sé un valore particolare.

di Michele Varavallo Un’ immagine che mi ha colpito molto e mi ha fatto emozionare è stato quando le bambine riabbracciano la madre. Questa scena mi ha colpito perché dopo tutto quello che hanno sofferto almeno hanno avuto la fortuna di stare con la madre mentre altri bimbi i propri genitori non li hanno più rivisti

d Thomas Murolo

Il 27 gennaio di ogni anno ricorre la Giornata della Memoria in ricordo di tutte le persone ebree, disabili, zingari, omosessuali, politici, che vivono la vita durante la seconda Guerra mondiale nei campi di sterminio nazisti. La scelta di questa data non è casuale, ma è la stessa giornata del 1945, quando i russi entrano ad Auschwitz e sono stati liberati in pochi secondi.

Furono perseguitati e infine sterminati per la folle ideologia razzista di Hitler. In questi giorni, è stato programmato un film di tutti i tempi, per quanto sia possibile ottenere un sopravvivere a tutti gli orrori perpetrati nel campo di concentramento ea ritrovarli i loro genitori. Tutto quello che noi affrettiamo in merito alla Shoah, vieni il film che abbiamo visto, servi una trasmissione un messaggio a tutti noi: abbiamo il dovere di "non dimenticare"

Queste sono atrocità disumane. La shoah è stato un capitolo oscuro della storia che si sta benissimo scolpito nelle menti di ognuno di noi. Thomas Murolo La shoah è stato un capitolo oscuro della storia che si sta benissimo scolpito nelle menti di ognuno di noi. Thomas Murolo La shoah è stato un capitolo oscuro della storia che si sta benissimo scolpito nelle menti di ognuno di noi.

di Pezzullo Carmine

In questi giorni particolari stiamo ricordando la Shoah, lo sterminio del popolo ebraico da parte dei nazisti. Proprio il 27 gennaio ricorre la Giornata della memoria perché i russi entrarono nel campo di concentramento di Aushwitz a salvare gli ebrei. Sono indossavano il "pigiama a righe", per riprendere il titolo di un noto film. Nel momento in cui arrivarono nei lager privati ​​del nome e registrati marchiati con un numero: da quel momento non erano più uomini, ma pezzi. In questa settimana, proprio per ricordare, abbiamo visto un film, "LA STELLA DI ANDRA E TATI, due bambine (italiane) di 4 e 6 anni che vennero portate via ad Aushwitz il 29 marzo del 1944 con loro nonna, la madre, la zia ed il cuginetto Sergio.

Riuscirono a salvarsi soltanto ricordando chi era e viene si chiamassero.

Ho immaginato a quali grandi sofferenze sono stati sottoposti quei bambini.

Serena Moriconi

In occasione della giornata della memoria, in classe abbiamo visto un film "La Stella di Andra e Tati". Quest'ultimo racconta la storia di due sorelle ebree, Alessandra e Tatiana Bucci, deportate ad Auschwitz rispettivamente all’età di 4 e 6 anni. Loro insieme alla madre, alla nonna, alla zia e al cugino Sergio, sono stati deportati all’Inferno il 18 Marzo del 1944. Una volta arrivate hanno subito delle tremende ingiustizie, dall'incisione del numero sul braccio sinistro, alle violenze psicologiche e fisiche, e solo grazie ai preziosi consigli della madre riuscirono a salvarsi. In un secondo momento, abbiamo visto l'intervista ad Andra e Tati Bucci, nella quale raccontano tutto ciò che hanno subito. Nel cartone la storia di Andra e Tati si intreccia a quella di una scolaresca in viaggio di istruzione ad Auschwitz

Facendo un'attenta riflessione, posso constatare che il fatto di ricordare ciò che è stato sia fonte di arricchimento culturale, ma anche un modo per continuare a tenere presente ciò che può scatenare un odio profondo. Il film "La stella di Andra e Tati " è stato, per me, particolarmente istruttivo ; anche se, devo dire, che la scena che mi è rimasta maggiormente impressa è stata quella in cui "Carlo ", il bullo che maltrattava i suoi compagni, in particolare uno, cambia atteggiamento una volta arrivato ad Auschwitz in viaggio di istruzione. Questa scena mi è rimasta nella mente perché ho visto come nel vedere quel luogo, in cui risuonano ancora le urla degli Ebrei e nell'udire tutto ciò che è stato, tutta la sofferenza e le ingiustizie, Carlo si sia sentito come un tedesco che maltrattava un Ebreo

di Anna Di Cristofaro

Da alcuni giorni stiamo parlando del giorno della memoria, il 27 gennaio, in cui si ricordano tutte le vittime della Shoah durante la 2ª guerra mondiale.

Il 27 gennaio è il giorno della liberazione degli ebrei dai campi di concentramento e questo giorno lo ricordiamo per non commettere in futuro gli stessi errori commessi dai nazisti.

" Ricordare" non significa ricordare di cosa venivano accusati gli ebrei, ma significa ricordare le quasi 2 milioni di persone uccise solo perché ebree, disabili, omosessuali.

A scuola, per questa commemorazione, abbiamo anche visto un film animato: "LA STELLA DI ANDRA E TATI", che parla di due sorelline di 6 e 4 anni, deportate nel campo di concentramento di Auschwitz, con la mamma, la nonna, la zia e il cuginetto Sergio che cade in una trappola dei nazisti e viene ucciso.

Dopo la liberazione erano pochi i bambini che ricordavano il loro nome tra cui loro che, durante la permanenza ad Auschwitz, seguendo il consiglio della loro mamma, ripetevano i propri nomi come in un gioco. Quindi quelle bambine si salvarono proprio mantenendo la propria identità contro la volontà nazista di annientarle.

Parallela alla storia di Andra e Tati è quella di una scolaresca dei giorni nostri che va in viaggio di istruzione nel campo di Auschwitz. È indicativo come abbia toccato la storia degli ebrei un ragazzo che cinque minuti prima non voleva nemmeno andarci ad Auschwitz e, dopo aver visto e saputo come venivano trattati nel lager gli ebrei, è cambiato completamente difendendo un suo compagno che veniva bullizzato e deriso dagli altri compagni che lo chiamavano Ebreo.

di Luigi Lavino

Il 27 gennaio si celebra il Giorno della Memoria, giorno in cui le forze russe entrarono nel campo di concentramento di Auschwitz e liberarono gli ebrei da quell’orrore. Per gli ebrei si nutriva un profondo odio già dal Medioevo, infatti, erano accusati di deicidio ed erano molto ricchi, tanto da irritare i tedeschi e portarli tutti alla morte. Personalmente credo che sia un bene ricordare l’orrore dello sterminio degli Ebrei per fare in modo che non si ripeta più questo grande orrore commesso, anche se ancora oggi si presenta questo odio verso altre persone.

In questi giorni, a scuola, abbiamo visto il film "La Stella di Andra e Tati", che raccontala storia delle sorelle ebree ed italiane, di 6 e 4 anni quando il 29 marzo 1944 vennero deportate ad Auschwitz insieme alla madre, alla nonna, alla zia e al cuginetto Sergio. Riuscirono a sopravvivere alle prime selezioni nel campo di concentramento perché un dottore le scambiò per gemelle e decise allora di portarle nella baracca dei bambini che venivano destinati agli esperimenti. Appena arrivate al campo fecero indossare loro vestiti grandi e sporchi. Poi le marchiarono con il numero che ancora oggi portano sul braccio.

Andra e Tati si rifugiarono tra loro, proteggendosi a vicenda dall’orrore del campo. Fortunatamente una guardiana gli disse di non accettare la proposta dell'incontro con la mamma, perché, al contrario sarebbero state portate a morire. Questo ha permesso alle sorelline di sopravvivere: furono liberate insieme il 27 gennaio 1945. La scena che mi è piaciuta di più e che mi ha suscitato più emozioni di qualunque altra, è quando le sorelline Alessandra e Tatiana hanno avuto per la prima volta, dopo svariati mesi, la fortuna immensa di rincontrare il padre sopravvissuto in guerra e la madre, scampata alla morte nel lager. Per me è molto significativo questo evento. Le bambine, dopo strazio e sofferenza, hanno avuto la gioia di incontrare i propri cari, quasi come un lieto fine giusto per una storia crudele a cui nessuno mai vorrebbe credere sia stata realtà.

#pernondimenticare

classe IIA secondaria

giornata della memoria2019

Created By
Rosa Onofri
Appreciate

Report Abuse

If you feel that this video content violates the Adobe Terms of Use, you may report this content by filling out this quick form.

To report a copyright violation, please follow the DMCA section in the Terms of Use.