Ne uscirono trasformate in farfalle bruttissime e piene di striature grigie come se fossero state graffiate. Avevano delle ali sproporzionate, con un piccolo corpicino bitorzoluto da cui spuntavano due antenne che pendevano verso il basso.
Le farfalle, dispiaciute, andarono dal mago a chiedergli come potevano spezzare questo orribile incantesimo e lui rispose che per farlo dovevano superare tre prove che le avrebbero aiutate a non dire più bugie.
Al secondo tentativo, visto le nefaste conseguenze, riuscirono tutte a superare la prova.
Nella seconda prova le farfalle dovevano recarsi al pozzo dove si trovava una tartaruga che aveva un grande guscio sul quale erano scritte tutte le bugie che avevano detto durante il corso della loro vita e dovevano ripulirlo.
Entrarono all’interno del pozzo per recuperare la tartaruga e ogni volta che qualcuno mentiva, lei diventava sempre più vecchia.
Era ormai morente quando presero velocemente acqua e sapone e cominciarono a pulirla e la tartaruga si ringiovanì. Mentre la lavavano, le farfalle si sentivano soddisfatte e purificate.
Tutte e tre superarono la prova e il mago si complimentò con loro.
La terza prova consisteva, invece, nell'iniziare ad essere sincere con tutte le persone a cui avevano detto le bugie. Le farfalle si avviarono verso il paese in cerca della gente. Due farfalle, sentendosi in colpa, riuscirono a dire la verità, la terza, invece, non ci riuscì perché a lei non interessava niente degli altri.
Il mago si diresse verso le farfalle che, entusiaste, annunciarono all’uomo la notizia, cioè che solo due avevano superato tutte le prove, invece l’ultima non ci era riuscita. Per questo, furono trasformate in bambine. Il mago, per punire la farfalla irrispettosa, la fece restare tutta la vita una farfalla orribile. Le fanciulle diventarono più belle, più intelligenti e più rispettose nei confronti degli altri, inoltre, avevano imparato a dire sempre la verità!