DAY 8
Ci svegliamo, obbligatorio massaggino con la poltrona e poi ci dirigiamo a Osaka Station (5 minuti a piedi dal Love Hotel).Oggi gita in giornata a Kyoto, voi mi chiederete perché non restare a dormire a Kyoto? Presto detto, perché non ho trovato 1 hotel che sia UNO disponibile, vi sembra impossibile? beh se viaggiate nelle 2 settimane della piena fioritura dei Sakura e, per vari motivi, prenotate con poco anticipo, può capitare pure questo (mi pare di avervi detto che i Giapponesi vanno matti per la fioritura dei Sakura, o meglio per l'Hanami)
Prendiamo il JR Special Rapid Service per KUSATSU, che ferma a Kyoto e parte ogni 15 minuti; impressionante la frequenza e la mole di treni che circolano per il Giappone ogni giorno, come sempre il tragitto (30 minuti fino a Kyoto) è comodissimo e puntualissimo.Arriviamo a Kyoto central station, ma dobbiamo cambiare, perché la prima visita la facciamo al tempio di INARI. Prendiamo il treno JR Nara Line Local: mi sono segnato binario di partenza, numero della carrozza, tempo del tragitto, quante fermate fare, nome del macchinista, nome della famiglia del macchinista nonni compresi, numero di scarpe del controllore.....eppure faccio il primo (e unico) errore del viaggio.
Sembra incredibile, ma il nostro treno è l'UNICO che salta la fermata di Inari quel giorno. Non ho capito bene, ma c'era qualcosa legato con una festività del tipo: "Santo protettore dei treni di Inari che si è battuto contro il Drago zoppo e ha vinto dopo mille peripezie e...." fatto sta che la carrozza 430.JR578.943- la nostra- NON ferma a INARI
Ci ritroviamo in mezzo al nulla in una fermata successiva, ad aspettare che un treno QUALSIASI ci riporti indietro di 1 dico UNA merdosissima fermata, questo ci fa perdere praticamente 45 minuti sul piano di battaglia e io...ODIO perdere minuti sul piano di battaglia!
Intoppo a parte arriviamo ad INARI, e iniziamo la visita
I Torii (porte sacre) sono bellissimi, peccato la massa di gente che troviamo, praticamente impossibile scattare senza avere gente nell' inquadratura.
il giro è parecchio lungo, si sale da un lato della collina e si scende dall' altro, nulla di impegnativo, ma tra il percorso e i turisti ci stanchiamo parecchio.Finita la visita ad Inari,ci spostiamo verso un' altra stazione dei treni, per prenderne uno per andare al complesso di KIYOMITZU, un po' ingarbugliato il tragitto, ma con una piccola pianificazione si fa tranquillamente.Kyoto offre spunti fotografici notevoli ovunque, anche nel piccolo tratto a piedi fuori dalle rotte turistiche.
Ci facciamo una bella camminata in salita per arrivare a destinazione.Visitiamo tutto il complesso esterno ma non entriamo al tempio principale, da quello che so rende bene al tramonto e noi non ce la faremmo col tempo, in secondo luogo Melissa vuole vedere la foresta di bambù, che sta a parecchia distanza, terzo è davvero troppo l'affollamento di turisti e gente del posto...(buona occasione per tornarci in un prossimo viaggio)
Quindi decidiamo di andarcene, e farci a piedi i 40 minuti che ci separano dalla Kyoto Station.Lì prendiamo la San-In Line verso Sonobe, e dopo 6 fermate scendiamo alla Saga-Arashiyama Station;non resta che dirigerci alla foresta di bambù.
Proseguiamo ancora per il parco e scendiamo giù fino ad un lago, poi da una piccola stazione ferroviaria(qui dobbiamo comprare i biglietti, il JRP non include queste tratte di società private) prendiamo 2 treni per arrivare al centro storico di GION.
Che dire di Gion.Che dire...so che tutti ne parlano bene, ma sinceramente a noi è sembrata più finta del finto.Sarà stata colpa dell 'ora (non era ancora sceso il sole, probabilmente di sera il "finto" non si vede) e il fatto che fanno passare le macchine in mezzo toglie tutta la magia
Vedete quei pali rosa con le scritte luminose in alto, manco a LAS VEGAS, non mi sembrano molto storiche.
In un angolo nascosto fuori dalla via principale, notiamo un gruppo di persone in attesa. Tutti armati di macchina fotografica, e così ci mettiamo in attesa pure noi.Dopo 20 minuti di attesa finalmente compare una Geisha... almeno questa è originale! Inseguo la Geisha con discrezione e lasciando lo spazio dovuto, io e i Giapponesi ci teniamo a distanza, i turisti invece le si buttano quasi addosso(barbari!).
Parecchio delusi da Gion decidiamo di non aspettare la sera, meglio vedere ancora qualcosa di Kyoto.
Ci facciamo una camminatona fino alla stazione centrale che ci ripaga con qualche bello scatto.
Pian piano in serata rientriamo a Osaka: Jacuzzi, poltrona massaggiante e letto!
DAY 9
Oggi non inizia bene (e finirà peggio), fuori piove a dirotto. Che fare? magari a Nara non piove!?! Siamo in ballo e allora non ci resta che ballare.Recuperiamo un ombrello grande, metto la cerata allo zaino fotografico, ci organizziamo al meglio e via! Il tragitto in treno dura 60 minuti, scendiamo alla stazione di NARA che ci accoglie con pioggia e vento. Ci infiliamo in un bar della stazione e facciamo colazione nella speranza che spiova .
Melissa assaggia il dolce e vedo un' espressione di disgusto sul suo volto.
io: "che succede?"
lei: "sono FAGIOLI caramellati...brrrr pensavo fosse una focaccina salata!Vabbè,mi sciacquo la bocca con lo smoothie ai frutti di bosco!"
La guardo,sbianca e rabbrividisce:"Mela che c'è?"
Mi risponde "è viscido,sembra fatto con frutta e catarro....bleeeah che schifo!!!!"
Diciamo che i giapponesi non hanno ben capito cos'è una colazione, dunque ci alziamo dopo questa bellissima esperienza culinaria e affrontiamo il diluvio universale.
Cammina, cammina con la pioggia che ti arriva di taglio sotto l'ombrello (intanto ne abbiamo acquistato un'altro per strada, dato che piove a dirotto), incominciamo a vedere i primi cervi, che sono simpaticissimi...ma bagnati potete immaginarvi, "leggermente" PUZZONI
Bene...bisogna assolutamente prendere le cialde per nutrire queste povere bestie affamate....non possiamo esimerci dal nostro compito !
Ad un certo punto nutrire i cervi,fare le foto e tenere gli ombrelli aperti diventa impossibile, siccome siamo gìà bagnati optiamo per la chiusura degli ombrelli.
Immediatamente un cervo mette il suo testone nell' ombrello chiuso, poi tira e lo sfascia completamente (durata dell' ombrello dall' acquisto: 15 min), poi un' altro tenta di infilare la testa nella borsa di Mela, e alla fine il terzo le da una bella morsicata sulla chiappa!!
Finiti i "biscotti" e presi altri 3 o 4 morsi, Melissa viene salvata dalla turista successiva...all' ATTACCOOO!!!!!!!!
Ci spostiamo verso gli ISUIJEN garden con un ombrello solo, ma la situazione è questa!
e una volta arrivati al giardino il risultato è questo....
Siamo completamente bagnati, le scarpe zuppe, non ci stiamo godendo la visita per niente e decidiamo di rinunciare, (ormai siamo più di 3 ore sotto la pioggia)
un ultimo saluto ai cervi di Nara
Rientriamo in stazione e prendiamo il primo treno per Osaka,una volta a bordo un po' per la stanchezza e un po' per il malumore, ci addormentiamo immediatamente.Magicamente, come succede per i giappi, ci svegliamo di soprassalto alla fermata giusta.Ce ne accorgeremo dopo scesi, all'urlo di "ODDìO ODDìO SCENDI SCENDI CI SIAMO ADDORMENTATI DOVE CAVOLO SAREMO FINITI????"
torniamo in LOVE HOTEL, doccia, riposino, massaggio sulla poltrona, asciugatura delle scarpe col phon.
In serata usciamo per andare a cena, ovviamente piove ancora!
Ceniamo,poi facciamo un giro per i negozi giusto per perdere tempo, e alla fine ci portiamo una fetta di torta in camera per darci almeno un po di dolcezza dopo questa giornata amara.
Jacuzzi, ancora poltrona massaggiante e letto !
DAY 10 - DAY 11
Stamattina si rientra a Tokyo, saliamo sullo Shinkansen e nel tragitto riusciamo ad ammirare il monte Fuji
Staremo in zona GINZA, che alla fine non ci è piaciuta molto, sembra la 5th di New York...senza New York, solo negozi e centri commerciali.
Il nostro hotel è un 4 stelle completamente nuovo, ma la stanza credo sia la più piccola in cui abbiamo mai dormito.A Mel, è venuta una mezza crisi di soffocamento,quando l'ha vista...
Ci dirigiamo al Tokyo international forum, che sembra avere una bella architettura, dalle foto viste in rete.
Direzione centro commerciale KITTE, dove ho visto che si può salire sul tetto per fare foto in notturna, ma prima troviamo un bel localino all' interno e ceniamo.Ci sediamo e ci "accendono" il tavolo, dicendo di far attenzione perché scotta, simpatica l'esperienza di vedere il tuo cibo cucinato a vista e poi messo in mezzo al tavolo per restare caldo fino alla fine del pasto.
Saliamo sulla terrazza panoramica,ma purtroppo non si possono portare treppiedi, faccio qualche scatto a mano libera e poi ce ne andiamo.
Ciao giappone...alla prossima !
Credits:
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