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ARTE SULL' ACQUA mantova | associazione noncapovolgere

MANTOVA 2004>2016

12 anni di ARTE SULL'ACQUA

Per dodici anni, a partire dal 2004, durante il Festivaletteratura, l’Associazione Culturale Non Capovolgere Arte Contemporanea ha realizzato nel Rio di Mantova un evento unico e originale, Arte sull’Acqua, che ogni anno ha fatto dono alla città di installazioni, musica, video, performance, danza e scrittura.

Per sostenere un nuovo e importante progetto - il recupero della Pescheria di Levante - per il 2017 si è scelto di presentare un libro d’artista, che documenta in modo prezioso e completo tutte le edizioni di Arte sull’Acqua.

Il libro, con testi critici di Donata Negrini, è stato presentato durante il Festivaletteratura 2017 presso la Loggia di Giulio Romano in Via Pescheria.

IL SOGNO

Per la quinta edizione fu scelto come filo conduttore delle opere il sogno, con un riferimento preciso alla scrittura della filosofa spagnola Marìa Zambrano (1904-1991), che a questo tema dedicò “Il sogno creatore”.

Per Marìa Zambrano il sogno rappresenta la manifestazione della vita allo stato puro e grazie all’assimilazione del sogno nel tempo della veglia è possibile offrire nutrimento alla propria vocazione, trovando proprio nell’attività onirica la radice della creazione, in particolare di quella artistica e letteraria.

Furono invitate Daniela Rosi e Lorella Salvagni, che realizzarono due installazioni: Passarono e Una creatura fra le altre.

"PASSARONO" DI DANIELA ROSI

Fotografie di Marco Ambrosi

Costituita da tante scarpe bianche che, collocate in diverse posizioni sull’acqua, evocano le tracce lasciate dalle persone incontrate nel passato. Suggerendo la relazione tra sogno e memoria, l’artista veronese ha inteso misurarsi con l’inevitabilità del panta rei, su cui si fonda la temporalità dell’esistenza, e suggerire la presenza di ciò che rimane come impronta luminosa, particolarmente rivelatrice quando ci visita in sogno.

"UNA CREATURA FRA LE ALTRE" di LORELLA SALVAGNI

Fotografie di Marco Ambrosi

Centocinquanta sagome femminili, tutte uguali e di colore bianco, distese una accanto all’altra e allacciate per le mani sulla superficie dell’acqua. Figure che sognano e insieme rimangono strette in una relazione inscindibile, sembrano opporsi all' emergenza del risveglio per respirare all’unisono con l’essere del cosmo e rientrare così nella totalità dell’universo che le accoglie.

Samir in Kaleidoscope, video prodotto presso la Maison Centrale di Arles

Marco Ambrosi si occupa di fotografia da sempre.

Il suo primo lavoro è stato un catalogo di casse da morto... ma non era la morte sua e da allora ha fotografato di tutto: architetture nobili e popolane, vivande cotte e crude, fiori e opere di bene, scarpe piene e calzolai ubriachi, paesaggi interiori e viste sul mondo, cose vere o veramente finte, parole e musica, eventi ecorrenti e altro che non merita ricordare qui.

Per farla breve: fotografa per sè e per chi deve comunicare, insegna a far lo stesso a studenti di varia età, a persone incarcerate, ad altre con disagio psichico.

AKATO IROTAMI

marcoambrosi@mac.com

348 3821202

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