Le abitazioni Romane Domus,INSULA,Villa.

DOMUS

-Struttura

La casa(in latino domus) era l'abitazione destinata ai ricchi patrizi,spaziosa areata e con tutte le comodità desiderabili: latrine, servici igenici, un sistema di riscaldamento per l'inverno(mediante ipocanusti,facendo passare aria calda sotto i pavimenti). Esse erano di pianta rettangolare in mattoni o calcestruzzo, presentavano due aperture l'ostium,che sia affacciava sulla strada,il vestibulum,poi le fauces, un piccolo corridoio che conduceva all'atrium,spazio rettangolare,dove vi era il focolare,usato quando si mangiava di inverno, per riscaldarsi; e l'entrata posteriore il porticum(edificatori in epoca imperiale). La copertura era costituita da falde inclinate verso l'interno, il compluvium, poiché l'acqua piovana (appunto "pluvium") era raccolta nel impluvium,avente una struttura collegata in modo che l'acqua in eccesso finisse per strada e non entrasse nell'abitazione allagando tutto; il soffitto era a cassettoni intarsiati o decorati con stucchi e il pavimento era ornato con mosaici. Attorno all'atrio si trovavano i cubicula("camere da letto) e una parte fondamentale dell'abitazione il tablinum, sala di soggiorno, dedicata al l'accoglienza degli ospiti, quindi fortemente decorata con ritratti rappresentanti gli antenati,oggetti di lusso e altro.

Ricostruzione 3D di una domus

Nella parte posteriore della casa si trovava un giardino(hortus),che poteva essere circondato da un portico a colonne(peristilio),o ornato da statute e fontane,fattori dipendenti dal gusto del padrone. Inoltre erano presenti il triclinium(derivanei dal latino "tria"),chiamato cosí poiché ospitava tre letti su cui i romani si sdraiavano per i banchetti, ed altri ambienti domenstici,come l'exedra(esedra), introdotta in epoca imperiale,destinata a ricevimenti e conversazione.

Struttura interna di una domus

Un difetto della domus era la scarsità di finestre,che erano piccole e posizionate in alto,per non far entrare rumori sgradevoli dalla città e soprattutto ladri, e la mancanza di balconi; pertanto per quanto riguarda l'illuminazione, la bellezza ne risentiva.

Esempio di luminosità domus

-Domus Augustana

Molteplici sono gli esempi di bellissime domus,analizziamo la Domus Augustana.

La Domus Augustana era la parte che privata del palazzo di Domiziano,pertanto fungeva da casa degli imperatori. I lavori cominciarono qualche anno dopo la salita al trono di Domiziano(81) e guidata dall'abile architetto Rabirio,terminarono nel 92. Si pensa che iniziarono dalla costruzione della Domus Flavia,che aveva una funzione pratica ed ufficiale,passando all'Augustano fino a allo Stadio.

Pianta Rossa:Domus Falvia, blu:Domus Augustea

La Domus Augustea occupò tutta la parte centrale del Pallatino e si può dividere la struttura in due settori quello settentrionale, che si articolava intorno ad un grande peristilio avente al centro un bacino ornamentale, dove vi era , su un alto podio, un tempietto, al quale si accedeva mediante un ponticello. Sui. lati orientali ed occidentali erano presenti una serie di ambienti tra cinque una grande aula a due absidi contrapposte, mentre il settore meridionahle, tuttora molto meglio conservato, sorgeva ad un livello molto più basso del resto del palazzo .Il piano inferiore è costituito da un cortile quadrato, in origine aveva un portico a due piani: a sud si apre una grande esedra che costituisce la facciata del palazzo verso il Circo Massimo. Inoltre al centro del cortile era presente una fontana,ornata da un motivo,avente come soggetto gli scudi di Amazzoni.

INSULA

-Struttura

L'Insula, al contrario della domus e della villa, era l'abitazione dei ceti medio-bassi,un condominio con poche stanze a disposizione per appartamento e spesso anche in affito; inoltre i problemi non si riducono alla comodità, anzi era perfino pericolosa,poiché incendi e crolli erano frequenti. Lo scopo della costruzione non è raggiungere bellezza e agiatezza,come per la domus, ma sfruttare più spazio possibile:le strutture erano molto alte,raggiungendo gli otto piani o dieci, erano realizzati affiancati(altro fattore che aumentava il rischio) con lo scopo di avere un muro in comune e l'ingresso sul lato opposto,la loro costruzione era naturalmente economica e precaria: le parenti di poco spessore, prevalente uso del legno e per una parte di mattoni con mancanza di buone canne fumarie. Inoltre erano dotate di un cortile di uso comune(il cavedio), al piano terra erano presenti botteghe e magazzini,mancavano i servici igienici,comprese le latrine, e la struttura,estendendosi in altezza,usava il sistema archivoltato con coperture a volte.

Con il passare del tempo la sicurezza delle insulae continuò ad aumentare, per esempio dopo l'incendio di Roma, Nerone proibì la costruzione di insulae con muri perimetrali comuni e con un altezza maggiore di 5 piani.

Ricostruzione 3D insula

-Insula di Diana

Il caseggiato di Ostia antica risale al 150,costruito ad un livello sopraelevato rispetto alla strada, è tuttora è ben conservato. L'edificio deve il nome a una terra cotta raffigurante la dea Diana,protettrice della struttura.Dai resti si sa che la struttura era completamente in mattoni e costituita dal piano terra,mezzanino,primo,secondo e terzo piano; al piano terra si trovano botteghe,che si affacciavano sulla strada,stessa funzione per il mezzanino,che non è considerato nel conteggio totale dei piani, al primo piano,dove erano presenti anche delle balconate, vivevano i plebei più facoltosi, mentre ai piani più alti quelli più poveri.

Insula di Diana

I muri interni erano decorati con motivi geometrici o floreali, l'edificio presentava una latrina e un cortile esterno di uso comune.

Inoltre questa struttura resse e non fu distrutta da terremoti o incendi,ma in futuro fu abbanttuta in modo precauzionale, visto che era stata abbandonata da tempo e avrebbe potuto rappresentare un pericolo.

VILLA

-Struttura

I grandi proprietari terrieri,oltre a possedere una bellissima domius cittadina,avevavano anche una villa rurale.Queste strutture erano dotate di ogni comodità e di estremo lusso:terme,grandi e decorate stanze,tempi privati e altro...In particolare spesso avevano grandi giardini ed orti,quindi erano anche un centro di produzione agricola,quindi erano dotate di magazzini e strutture produttive. Oppure a partire dal II secolo a.C. si iniziarono ad edificare le cosìdette ville urbane, che godevano una bona posizione,oltre allo splendido soggiorno di lusso che offrivano.

Spesso capitava che i due tipi di ville si fondessero poiché ai romani piaceva avere lo stesso tempo un luogo di lusso rilassante,che portasse anche guadagno economico,quindi si dividono in due parti pars rustica, pars urbana.

Pars rustica

Questa parte era costituita dagli alloggi per il fattore (vilicus), per gli schiavi e per i loro sorveglianti (monitores), vi era una spaziosa cucina (culina), per sfruttarne il calore, si disponevano i bagni, la cantina, le stalle per i buoi (bubilia) e per i cavalli (equilia) e le rispettive stanze dei bovari e dei pastori. Lontani dal calore si trovavano i depositi che conservavano grano,frutta e raccolto vario,poiché dovevano essere conservati in un luogo fresco ed asciutto. Di non precisa ubicazione erano gli alloggi per la manodopera schiavile (cellae familiae), rivolti a mezzogiorno, gli ergastula, una sorta di prigioni dove si tenevano gli schiavi che avevano compiuto un’inadempienza o che meritavano una punizione, ed il valetudinarum destinato agli schiavi ammalati.Vicino c'erano i depositi di attrezzi e merci per lavoro.

-Pars urbana

Questa parte era molto simile alla domus,era realizzata in calcestruzzo e spesso i padroni la ornavano con marmi pregiati,splendidi mosaici e oggetti preziosi,la principe la differenza è che i proprietari della villa godevano di templi e piscine private.

-Villa Adriana

La Villa di Adriano a Tivoli fu costruita nel 117,(circa 80 ettari) per suo volere, come propria residenza, non fu apprezzata molto dai suoi successori,invece Adriano che odiava la confusione di Roma,preferiva l'atmosfera tranquilla di Tibur(Tivoli).

La villa è formata da una serie di edifici collegati fra loro, ciascuno dei quali aveva una precisa funzione: l'edificio con tre esedre, il ninfeo stadio, l'edificio con peschiera, ai quali vanno collegati il quadriportico,, e poi ancora il vestibolo, il padiglione del pretorio.

Sappiamo che l'imperatore amava riprodurre monumenti e oggetti,che lo avevano appassionato,durante i suoi viaggi. Gli elementi che caratterizzano di più la villa sono il Pecicle,giardino usato per le passeggiate invernali ed estive,il Cunopo,una grande bacino d'acqua ornato da colonne e le terme:Grandi Terme e Piccole Terme. Le Grandi Terme erano usate dal personale per igiene. Un'ultima parte fondamentale della villa era il Teatro Marittimo,dove l'imperatore si rifugiava per pensare.

Villa Adrana, bacino con colonnato

Infine nel 1999 fu dichiarata patrimonio dell'umanità dall'UNESCO.

Conclusione

Lavoro realizzato da Federico Saravalle

-Bibliografia

Treccani

Libro "Il Cricco di Teodoro, Volume 1"

-Sitografia

http://www.homolaicus.com/storia/antica/roma/domus.htm

http://www.romanoimpero.com/2009/08/architettura-romana.html

http://www.romasegreta.it/campitelli/palatino/domus-augustana.html

http://www.tibursuperbum.it/ita/note/romani/Insula.htm

http://www.ia-ostiaantica.org/news/il-caseggiato-di-diana/

http://cir.campania.beniculturali.it/appia-antica/itinerari-tematici/percorsi-tematici/la-villa-rustica

http://www.villa-adriana.net/pages/ita/page2.html

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