17 marzo 1861: il Parlamento del Regno d'Italia si riunisce per la prima volta a Torino. La maggioranza dei deputati è formata da liberali della Destra storica con a capo Cavour.
Il Parlamento decide di adottare lo Statuto Albertino e di concedere il diritto di voto a tutti i maschi maggiorenni che:
- sanno leggere e scrivere
- possiedono un certo patrimonio
- pagano una certa quota di tasse
In questo modo non votano le donne, i contadini, gran parte dei ceti urbani.
Nei primi anni dell'Unità d'Italia al Sud scoppia il problema del brigantaggio. Chi sono i briganti? Malviventi, ex soldati borbonici, piccoli proprietari terrieri, soprattutto contadini delusi. I briganti erano contrari all'Unità d'Italia, rifiutano la leva obbligatoria e chiedono il ritorno dei Borbone.
Le bande dei briganti assalgono i centri abitati, uccidono i liberali, interrompono le vie di comunicazione. Nel 1862 decine di centri abitati sono in mano dei briganti.
Il Governo decide allora di dichiarare lo Stato d'assedio e manda l'esercito contro i briganti, Scoppia una vera e propria guerra al brigantaggio, in cui i militari piemontesi sono spietati: bruciano interi paesi, uccidono donne e bambini, eseguono fucilazioni di massa. Alla fine il Governo ha la meglio, ma muoiono 20000 persone.
Ma l'Unità non è ancora completa...
Mancano Roma, il Lazio e il Veneto. I primi governi della Destra storica danno a Garibaldi il compito di provare a liberare Roma, ma non appena questi raggiunge la Calabria, l'imperatore francese Napoleone III minaccia di invadere l'Italia e Garibaldi è costretto ad arretrare.
Il Regno d'Italia sposta la capitale a Firenze, un po' più vicina a Roma.
1866: il re si accorda con il re di Prussia per fare guerra all'Austria: l'Italia può attaccare l'Austria da Sud e la Prussia può attaccarla da Nord. In caso di vittoria l'Italia avrà il Veneto.
Perché la Prussia accetta questa alleanza? Durante il Congresso di Vienna la Germania era stata divisa in 39 Stati riuniti in una Confederazione di sotto la Presidenza dell'Imperatore d'Austria Francesco Giuseppe. Questi Stati volevano però l'unità e dal 1834 l'avevano raggiunta sul piano economico. Per l'unità politica intendevano opporsi all'Austria proprio con l'alleanza dell'Italia.
La guerra austro prussiana è una "guerra lampo" e in sole quattro settimane la Prussia vince. Può così riunire in una Confederazione tutti gli Stati tedeschi del Nord.
L'Italia chiama questa guerra Terza guerra di Indipendenza perché porta all'annessione del Veneto all'Italia. Il Trentino e la Venezia Giulia restano però dell'Austria.
Napoleone III però non vuole che la Prussia annetta anche gli Stati tedeschi del Sud e diventi una nazione grande e potente. La Francia dichiara allora guerra alla Prussia: è la guerra franco - prussiana, al termine della quale la Prussia sconfigge la Francia a Sedan (1870). Alla fine di questa guerra la Confederazione degli Stati tedeschi del Sud si unisce alla Confederazione del Nord (mentre in un primo momento, dopo la guerra austro - prussiana erano rimasti separati) e si forma il Secondo Reich. I Francesi devono cedere alla Germania l'Alsazia e la Lorena.
Dopo l'umiliante sconfitta subita dai Prussiani, gli operai parigini proclamano un governo cittadino chiamato la Comune. Questo governo viene soffocato nel sangue dall'esercito di Napoleone III, muoiono 20000 persone e ne vengono arrestate 380000.
Napoleone III è indebolito e non può fare campagne militari all'estero quindi il papa non può contare sul suo aiuto! Il re Vittorio Emanuele II ne approfitta e nel 1870 manda i suoi soldati a conquistare Roma. Il 20 settembre un reparto di bersaglieri prende a cannonate Porta Pia ed entra nella città: Roma è nominata capitale d'Italia nel 1871.
Legge delle Guarantigie (delle "garanzie"): con cui si riconosce l'esistenza del piccolo Stato del Vaticano all'interno di Roma. Il papa Pio IX scomunica comunque il re d'Italia e proibisce ai cattolici di votare e di partecipare alla vita politica del Regno d'Italia.
Credits:
Creato con immagini di Wendy Dekker - "Via Roma and Piazza San Carlo" • Jonathan Körner - "untitled image"