La barca s'inoltra. Non più terre in vista, non più navi che solchino l'orizzonte: solamente pochi uccelli volano per lo spazio. (Emilio Salgari)

Quando siamo innamorati di qualcuno, spesso il nostro più grande desiderio è quello di condurlo in un luogo che è per noi speciale, e farglielo scoprire. Fargli vedere il mondo, il nostro mondo, da quel luogo. "Il luogo di cui abbiamo parlato" è la storia di quel luogo. Quello che ho raccontato è il luogo del desiderio, della memoria e della speranza, lo spazio dove si nascondono e si realizzano profonde fantasie. Un luogo reale e magico da condividere con l'altro. Lo raggiungi perdendoti nella nebbia di un prato o nell'oscurità di una grotta marina, tra le ombre sopra un muro o le pagine di un libro illustrato per bambini. Ciò che appare dopo il viaggio è, per me, sempre un fiume. Sono delle pietre lungo il fiume, degli alberi, dei bagliori di luce dentro la corrente, trote che nuotano in mezzo, trote che catturò mio nonno quando ero bambino, rami e pezzi di legno simili a quello di Collodi, e infine paesi ideali come le Highlands dove l'acqua e la terra, la torba e il cielo, il legno e la pietra, si mescolano all'infinito.