Didattica digitale e BES innovazione delle pratiche di insegnamento e apprendimento

DIDATTICA DIGITALE E BES: innovazione delle pratiche di insegnamento e apprendimento
  • L'inclusione sociale riguarda tutte le persone e la condizione umana
  • conduce al riconoscimento di un DIRITTO come forma di contrasto al suo opposto: l’esclusione
Inclusione

L'inclusione è il modello prevalente nei documenti internazionali più recenti, in base ai quali la PERSONA portatrice di diversità ENTRA nella comunità a pieno titolo, alla PARI di tutti gli altri.

L'Inclusione scolastica è un PROCESSO finalizzato a realizzare il diritto allo studio di tutti gli alunni

DIRITTO DI TUTTI
  • FINALITA’: formazione di buona qualità per i soggetti in fase di apprendimento a prescindere dalle loro caratteristiche
  • GARANTISCE i diritti alla formazione, alle pari opportunità e alla partecipazione sociale
  • RISPONDE alla variabilità degli stili di apprendimento, delle intelligenze multiple, degli stili cognitivi
  • PROMUOVE le risorse e le potenzialità di ciascuno
  • FAVORISCE la partecipazione sociale, riduce l’esclusione dall’educazione
  • IMPLICA DEI CAMBIAMENTI nel contesto: contenuti, strutture, metodologie
Una scuola per tutti e di tutti non è solo un DIRITTO di tutti, ma anche una RESPONSABILITA' di ognuno. Una scuola inclusiva è un atto di responsabilità civile e umana (C. De Vecchi)

LA CLASSE … UNA “NORMALE COMPLESSITÀ”

ALTERITA'/DIVERSITA''

di quale diversità si sta parlando?

  • Profilo neuroevolutivo
  • Stili di attaccamento
  • Ambienti di vita socio-familiari
  • Intelligenze multiple
  • Diversità di background
  • Stili di apprendimento

Inclusione come riconoscimento della specificità e della differenza di identità di ognuno

Pedagogia inclusiva

La scuola inclusiva ha la finalità di rispondere ai bisogni degli alunni come PERSONE riprogettando la sua organizzazione e la sua offerta, anche curricolare, in funzione di ciascuno, quindi,

co-progettazione educativa come processo di crescita della comunità
  • sposta il focus di analisi e d'intervento dalla persona al contesto, per individuarne gli ostacoli e operare per la loro rimozione, rivedendo: contenuti, strutture, metodologie
  • RELAZIONE EDUCATIVA
  •  TEMPO, SPAZIO, MODALITA' DI AGGREGAZIONE ALUNNI
  •  TIPOLOGIE DI LAVORO
  •  MODALITA' DI INDAGINE
  • OFFERTA FORMATIVA

e attiva la partecipazione piena di tutti gli alunni, al di là delle varie etichette diagnostiche.

CONCETTI CHIAVE

  • Centralità della PERSONA che apprende
  • EQUITÀ come valorizzazione delle differenze
  • Necessita di percorsi PERSONALIZZATI E FLESSIBILI
  • Coordinamento sinergico tra vita a scuola e vita nel contesto

PARADIGMA INCLUSIVO

  • Progettazione condivisa tra docenti
  • Organizzazione didattica flessibile
  • Personalizzazione/individualizzazione
  • Effetti positivi non solo sull'alunno in difficoltà, ma anche sulla classe e sulla scuola
  • Buone prassi che si riflettono positivamente sull'intera comunità scolastica

Docente inclusivo: quadro di valori fondamentali

Valorizzare la diversità, Sostenere gli alunni, Lavorare con gli altri, Aggiornamento professionale
  • Valorizzare la diversità dell’alunno/a: Differenza come risorsa e ricchezza
  • Sostenere gli alunni: Coltivare sempre alte aspettative di successo per ogni alunno
  • Lavorare con gli altri: Collaborazione e lavoro di gruppo sono essenziali
  • Aggiornamento professionale come pratica riflessiva: Insegnare è un'attività di apprendimento continuo

Riferimenti normativi Bes

Normativa
  • Direttiva Ministeriale 27/12/2012, "Strumenti di intervento per alunni con Bisogni Educativi Speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica”
  • C.M. N.8 del 6/3/2013, "Indicazioni operative per la direttiva”
  • OM 13 del 24/4/2013, Esami di Stato 2012/2013 – art.18 c. 4: alunni con difficoltà di apprendimento di varia natura. Punto di arrivo del processo di definizione di norme in materia di inclusione
  • Nota Miur prot. 1551 PAI 27/06/2013 - Piano Annuale per l'Inclusività
  • Prot. 2563 Chiarimenti BES 22/11/2013

Direttiva ministeriale MIUR 27 dicembre 2012 Bisogni Educativi Speciali

  • "ogni alunno, con continuità o per determinati periodi, può manifestare Bisogni Educativi Speciali: o per motivi fisici, biologici, fisiologici, o anche per motivi psicologici, sociali, rispetto ai quali è necessario che le scuole offrano adeguata e personalizzata risposta” [...]
  • Va quindi potenziata la cultura dell’inclusione, e ciò anche mediante un approfondimento delle relative competenze degli insegnanti curricolari, finalizzata ad una più stretta interazione tra tutte le componenti della comunità educante
3 macroaree

LA DIRETTIVA MINISTERIALE: GLI INTERVENTI

  • Personalizzazione
  • Presa in carico da parte di tutti i docenti curricolari
  • Didattica inclusiva
  • Formazione docenti
  • Riorganizzazione CTS
Presa in carico da parte di tutti i docenti

CM N.8 6/3/2013: le indicazioni operative ...

Consiglio di Classe
  • Ruolo del C.d.C. che decide, anche in assenza di certificazione, dove è opportuna o necessaria la personalizzazione della didattica e l'adozione di misure compensative o dispensative
  • Temporaneità
  • I C.d.C. devono monitorare gli interventi
  • Il percorso ipotizzato viene formalizzato in un PdP deliberato dal C.d.C., approvato e sottoscritto da Dirigente Scolastico, Docenti, Famiglia e Studente (se maggiorenne)

Speciale normalità

Una modalità interessante per rendere la classe un luogo davvero inclusivo e per uscire positivamente dal «dilemma della differenza» (Terzi, 2005; 2008; 2009) è l’approccio metodologico definito della «speciale normalità» (Ianes, 2006)

  • La posizione «dialogica» della speciale normalità sostiene che i «principi attivi» delle varie tecniche speciali devono entrare nelle occasioni della normale offerta formativa, specializzandola e rendendola più capace di rispondere adeguatamente ai vari modi peculiari di funzionamento, e che reciprocamente la normalità del vivere la scuola assieme ai pari modifica gli aspetti tecnici, spogliandoli dai tecnicismi e così normalizzandoli e includendoli nelle attività.
  • La normalità si specializza e la specificità si normalizza.
4 Dimensioni per l'individualizzazione dei percorsi

UNIVERSAL DESIGN UNIVERSAL FOR LEARNING

soluzioni utili a tutti: costruire la didattica pensando ai bes

un’idea semplice e potente: è più conveniente progettare pensando ai casi limite usando linee guida inclusive

Se lavoro su variabili ambientali, creo il presupposto per un’efficace azione sull’individuo

Urie Bronfenbrenner

...oltre a studiare, quali sono le barriere alla progettazione inclusiva?

  • Arricchire i propri materiali, imparando a usare meglio cose già note (www.xmind.net; http://get.adobe.com/it/reader/)
  • Facilitare la decodifica delle informazioni (http://evernote.com/intl/it/clearly/)
  • Esplorare nuovi formati

L'ambiente di apprendimento per promuovere competenze

L'attenzione al singolo alunno non è un optional. L'organizzazione dell'insegnamento deve prevedere una diversità di approcci per offrire ad ognuno esperienze di successo. Per questo motivo la proposta formativa è personalizzata, cioè adeguata alle caratteristiche e al ritmo di apprendimento dei ragazzi.

Sette dimensioni dell’azione didattica, su cui è possibile agire per incrementare i livelli di inclusione in classe e migliorare le condizioni di apprendimento di tutti gli alunni

L’azione didattica inclusiva si concretizza attraverso l’uso di metodi e di strumenti che possono favorire gli apprendimenti e l’accesso di TUTTI gli alunni ai saperi, secondo le proprie capacità, caratteristiche e bisogni... declinata in modo coerente con

il processo mediante cui un curricolo (obiettivi, metodi, materiali, valutazione) è intenzionalmente e sistematicamente progettato, fin dall’inizio, per rivolgersi alle differenze individuali degli alunni per realizzare ambienti di apprendimento migliori.

7 punti chiave per una didattica inclusiva

7 punti chiave

PERCORSO DI ADATTAMENTO

Partendo da un obiettivo curricolare standard, è possibile avviare un percorso di adattamento che prevede varie possibilità

  • la sostituzione della sua accessibilità
  • la facilitazione
  • la semplificazione
  • la scomposizione in nuclei fondanti
  • la partecipazione alla cultura del compito
  • l'adeguamento degli obiettivi del gruppo-classe alle esigenze del bisogno educativo speciale

non è più solo il docente a dover avere alcune attenzioni specifiche, ma deve essere responsabilizzato l’intero gruppo classe sui temi di accessibilità, di inclusione, di partecipazione scolastica.

I più recenti indirizzi di ricerca spiegano che differenziare la didattica significa ORGANIZZARE DIVERSAMENTE IL LAVORO IN CLASSE:

flessibilità didattica
Aprire, creare nuovi spazi di formazione, giocare sui raggruppamenti a più vasta scala, sui compiti, sui dispositivi didattici, sulle interazioni, sulle regolazioni, sul mutuo insegnamento, sulle tecnologie della formazione (Perrenoud,2002, p.62).

Nessun elemento è NEUTRO: la disposizione dei banchi, gli assetti di lavoro, le relazioni della classe, i rapporti tra gli alunni, le strategie e le tecniche impiegate, i mediatori didattici, la personalità dell’insegnante... insomma tutti filtri attraverso cui l'insegnante seleziona e gestisce in classe i compiti, i materiali, le attività, etc.

... è necessario essere consapevoli e adattare i propri stili di comunicazione, le forme di lezione e gli spazi di apprendimento ... per valorizzare le differenze individuali

approccio bilanciato
  • LA DIDATTICA VIVA E MULTIDIMENSIONALE. Usa la mediazione del gruppo e dei suoi componenti, parte dagli interessi degli alunni e trasforma la relazione educativa in un rapporto dialogico nel quale ognuno riesce ad accedere alle conoscenze, a crescere, e a prendere coscienza di sé e degli altri.
  • L’approccio multidimensionale alla didattica prende spunto da un lavoro operativo sulle capacità metacognitive che permette agli alunni di acquisire in modo dinamico e stimolante le conoscenze necessarie alla decodifica dei loro mondi vitali e sociali.

architetture didattiche E STRategie

"Le cinque architetture didattiche sono collocate lungo una scala immaginaria che va da un massimo di controllo da parte del docente e un minimo coinvolgimento dell'alunno nell'organizzazione dei contenuti, ad un minimo controllo del docente e un massimo coinvolgimento degli alunni nella strutturazione della lezione" (Goussot, Annaloro, p.a69)

didattica digitale e inclusione

La tecnologia aiuta l'accesso e trasforma il setting. Come?

  • -Consente la manipolazione e il controllo del formato
  • - Offre alternative di accesso
  • - Supporta istruzioni multisensoriali
  • - Consente una maggiore autonomia personale

Piano Nazionale Scuola Digitale

  • - Modificare gli ambienti di apprendimento per rendere l’offerta educativa e formativa coerente con i cambiamenti della società della conoscenza e con le esigenze e con i ritmi del mondo contemporaneo
  • - "Il laboratorio in classe e non la classe in laboratorio: una strategia - tante azioni"
  • - Passaggio da didattica trasmissiva a apprendimento collaborativo ed esperienziale
  • - Trasformare il paradigma di insegnamento basato su linguaggio verbale e scritto, in paradigma di apprendimento, basato su nuovi linguaggi multimediali, logiche di rete, contributi multipli e responsabilità condivise
PNSD

Usare tecnologie, digitale e social a scuola: perchè?

  1. Collaborare, ricercare informazioni
  2. Analizzare, comparare, diagnosticare
  3. Riflettere e rappresentare la conoscenza
  4. Comunicare, costruire, risolvere problemi
  5. Vivere l'apprendimento in una dimensione sociale
  6. Costruire artefatti
  7. Sviluppare competenze sociali e metacognitive
  8. Costruire significati

Perchè CENTO anni di letteratura pedagogica ci hanno svelato l'arcano...

s'impara meglio quando si ha un ruolo attivo, si costruisce, si collabora, si rappresenta ciò che è stato appreso, si risolve un problema reale

le tecnologie sono strumenti insostituibili! Cambiano gli spazi di interazione in classe e utilizzano nuovi linguaggi

La cassetta degli attrezzi

Produzione di contenuti, Condivisione, eLearning, Collaborazione e archiviazione, Comunicazione, Organizzazione, Social Network

  • PRODUZIONE: Wordprocessor, Programmi per presentazioni (PPT, Prezi, Adobe Spark); Audio (Audacity), Learning Object (LO) eXelearning, Simulazioni (Foglio elettronico, Geogebra), Produzioni video (Windows Movie Maker, Kate’s Video Toolkit, WeVideo/Avidemux, VSDC Free Video Editor, Freemake Video Converter, ottimo programma di conversione video ma allo stesso tempo è un buon programma editor). Ottimo se si gestisce un canale Youtube, il programma permette di caricare il tuo video direttamente sul tuo canale. MPEG StreamClip, VirtualDub, Free Video Editor, Wondershare Filmora. Per smartphone: Tellagami, Flipagram.com
  • CONDIVISIONE: Blogger, SlideShare, YouTube, Scribd, Flickr, Diigo, Dipity, Repository
  • LEARNING MANAGEMENT SYSTEM (LMS): Moodle, Docebo, Caroline
  • COLLABORAZIONE: GoogleDrive, Dropbox, Wiki, Cmap, MindMap
  • COMUNICAZIONE: Skype, Wiki, Chat, Gmail , Google Hangouts
  • ORGANIZZAZIONE: Doodle, Google Calendar, Keep
  • SOCIAL NETWORK: Facebook, Twitter, Instagram, Flickr, Linkedin
Bloom's Digital Taxonomy

risorse per l'insegnamento

risorse digitali
  • Con Risorse Didattiche Aperte o Risorse Educative Aperte (OER, Open Educational Resources) si intendono materiali didattici in formato digitale resi disponibili con licenze che ne permettono il riutilizzo, la modifica e la distribuzione. Si tratta di un'iniziativa promossa dalla comunità mondiale per l'educazione come bene comune.
  • Le risorse didattiche aperte includono:
  • contenuti didattici: corsi completi, moduli, unità di lavoro, collezioni e pubblicazioni.
  • strumenti: software per la creazione, la distribuzione, l'utilizzo e il miglioramento di contenuti didattici aperti, inclusi ricerca e organizzazione di contenuti, sistemi per la gestione dei contenuti e dell'apprendimento, strumenti per lo sviluppo di contenuti e comunità di apprendimento online.
  • risorse per l'operatività: licenze per la proprietà intellettuale per la promozione dell'editoria aperta di materiali, principi di progettazione e localizzazione dei contenuti.

MODALITÀ DIDATTICHE PER DISLESSIA

  • Atteggiamenti del docente e uso di organizzatori anticipati: domande guida, parole chiave, schema, riassunto.
  • Accorgimenti che aumentano la leggibilità: Il tipo di carattere (font), la grandezza del carattere del testo, la spaziatura, il colore. Font: OpenDyslexic, Easyreading, BIANCONERO
  • Utilizzo di mappe mentali (e non concettuali), schemi, tavole riepilogative, registrazione delle lezioni: Mindomo, CmappTool, XMind, Popplet, Visual Understanding Environment

Strumenti compensativi

  • Leggere un testo stampato. Sintesi vocale per PC: LeggixMe. Per smartphone: Document Scanner Pro (Apple) oppure OCR Pro (Android).
  • Leggere un testo da un file: Vbookz PD Voice Reader: sintesi vocale dei file in PDF; evidenzia via via le parole che vengono lette.
  • Prendere appunti, svolgere i compiti a casa, effettuare ricerche. Due apps: - ► Evernote: consente di prendere note in più formati (audio, disegno e testo).►-Registratore Dragon: consente di prendere appunti su file audio; avanzamento avanti-indietro delle registrazioni.
  • Studiare, comprendere e ripetere un testo. Grafio: consente di creare mappe, schemi e diagrammi con un sistema di ottimizzazione delle forme.
  • Effettuare ricerche sul web. Dragon search: consente di utilizzare la voce per fare ricerche online.

Come trasformare un libro cartaceo in digitale

I libri digitali possono essere di aiuto a quanti presentano difficoltà a leggere un testo cartaceo. Un libro digitale se associato ad un software di lettura con sintesi vocale può essere letto tranquillamente dal computer.

L' Associazione italiana dislessia - AID - offre un servizio gratuito per fornire testi digitali per gli alunni dislessici.

Invece per ottenere in modo "casalingo".... testi leggibili da sintesi vocale, è possibile trasformare un testo cartaceo -pagina di un libro, fotocopia, etc- in digitale ... con qualche semplice click

  • Scanner, Scan2PDF- e PDF-XChange Viewer
  • ottenere un file immagine, scansionando un testo, in formato jpg – bmp – ico – emf – wmf, impossibile da leggere da qualsiasi sintetizzatore,
  • aprire Scan2 PDF, utilizzabile anche per scansionare, e trasformare il file immagine in PDF
  • quindi aprire il PDF appena creato con PDF X change e seguire le spiegazioni scritte nelle immagini
  • ... finalmente il PDF è modificato e potrà essere letto dalla sintesi vocale

file immagine - -► PDF --► PDF modificabile

PERCORSI MEDIAEDUCATIVI, STRATEGIE E STRUMENTI

Un must per l'azione didattica: partire dai punti di forza....

Le pratiche educative di seguito documentate si riferiscono a contesti educativi più disparati e prevalentemente all'esperienza personale: scuola primaria, secondaria di I grado, scuola in ospedale, scuola secondaria di II grado e corso serale.

Audacity
Grazie
Grazie

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