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I Domenica di Avvento Catechesi Settimanale del Momento di Luce e Preghiera Domestica

La famiglia si raccoglie in una stanza che, per tutto il tempo di Avvento e di Natale, sarà “l’Angolo della Preghiera”. Ci si riunisce intorno a un tavolino al centro del quale ci sono la Corona d’Avvento, una Bibbia aperta alla pagina del Vangelo o della lettura del giorno e il foglio con la “parola chiave”.
Parola Chiave: VEGLIARE

GUIDA:

Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.

TUTTI:

Amen.

Un membro della famiglia accende la prima candela della Corona d’Avvento.

TUTTI:

Splenda su di noi, Signore,

la luce del tuo volto,

e fa’ che accogliamo con gioia la tua parola di vita.

Lettura del Vangelo di Marco (13,33-37)

1° LETTORE:

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Fate attenzione, vegliate, perché non sapete quando è il momento. È come un uomo, che è partito dopo aver lasciato la propria casa e dato il potere ai suoi servi, a ciascuno il suo compito, e ha ordinato al portiere di vegliare. Vegliate dunque: voi non sapete quando il padrone di casa ritornerà, se alla sera o a mezzanotte o al canto del gallo o al mattino; fate in modo che, giungendo all’improvviso, non vi trovi addormentati. Quello che dico a voi, lo dico a tutti: vegliate!».

Viene letto un pensiero di Papa Francesco

2° LETTORE:

«LA PERSONA VIGILANTE è quella che accoglie l’invito a vegliare, cioè a non lasciarsi sopraffare dal sonno dello scoraggiamento, della mancanza di speranza, della delusione...

Essere attenti e vigilanti sono i presupposti per non continuare ad andare lontano dalle vie del Signore; essere attenti ed essere vigilanti sono le condizioni per permettere a Dio di entrare nella nostra esistenza, per restituirle significato e valore con la sua presenza piena di bontà e di tenerezza».

Breve momento di silenzio. Segue un tempo di condivisione durante il quale i genitori possono stimolare la riflessione dei più̀ piccoli ponendo le seguenti domande:

• Gesù comincia a parlare ai suoi discepoli dicendo “Fate attenzione...”. Cosa possiamo fare perché la nostra fede non si addormenti, non si affievolisca?
• Gesù ci invita ad attenderlo, a “fare attenzione” al suo passare in mezzo a noi... Facciamo memoria e condividiamo un momento importante in cui abbiamo chiaramente percepito che il Signore sia venuto a incontrarci.
VEGLIARE

Preghiamo con le parole del salmo 79

UNO DEI GENITORI:

Tu, pastore d’Israele, ascolta, seduto sui cherubini, risplendi. Risveglia la tua potenza e vieni a salvarci.

UN FIGLIO:

Dio degli eserciti, ritorna! Guarda dal cielo e vedi e visita questa vigna, proteggi quello che la tua destra ha piantato, il figlio dell’uomo che per te hai reso forte.

UNO DEI GENITORI:

Sia la tua mano sull’uomo della tua destra, sul figlio dell’uomo che per te hai reso forte. Da te mai più ci allontaneremo, facci rivivere e noi invocheremo il tuo nome.

TUTTI:

Signore, fa' splendere il tuo volto e noi saremo salvati.

PADRE NOSTRO CHE SEI NEI CIELI,

sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà,

come in cielo così in terra.

Dacci oggi il nostro pane quotidiano,

e rimetti a noi i nostri debiti

come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male.

GUIDA:

Ti preghiamo, Signore, per la nostra famiglia, perché nell’attenzione e nella vigilanza, cerchi sempre la felicità in Te e non da un’altra parte. Aiutaci, soprattutto in questo tempo difficile, a credere che nessuno potrà mai rubarci questa felicità e insegnaci a trasmetterla alle persone che ogni giorno ci metti accanto.

TUTTI:

Amen.

GUIDA:

Benediciamo il Signore

TUTTI:

Rendiamo grazie a Dio.

INSIEME DAVANTI AL PRESEPE

Riscopriamo in questo tempo santo la bellezza del presepe.

Stasera poniamo nel presepe la gente del villaggio alla quale è rivolto l’invito: “Vegliate!”.

Quindi concludiamo la preghiera affidandoci a Maria.

AVE MARIA…

GUIDA:

Maria, donna dell’attesa,

TUTTI:

Prega per noi.

Punto 3 del Momento di Luce PRIMA SETTIMANA: 23-28 NOVEMBRE

1 Il primo simbolo del presepe è la notte oscura nella quale si accende una luce.

«E subito nella notte apparve con l’angelo una moltitudine dell’esercito celeste che lodava Dio e diceva: «Gloria a Dio nel più alto dei cieli e pace in terra agli uomini che egli ama». (cfr. Lc 2,13)

Quando costruiamo il presepe usiamo come sfondo un cielo stellato, perché la nascita di Gesù avviene nel buio e nel silenzio della notte. Non è solo per fedeltà al racconto del Vangelo che lo facciamo così, ma anche per il significato che possiede. L’oscurità della notte è un simbolo dei momenti oscuri della nostra vita, quelli in cui siamo in difficoltà, tristi, e non sappiamo dove andare perché non si vede nulla. Il buio fa paura, e a volte fa sentire soli. Ma nell’oscurità della notte si accendono delle luci: piccole luci come le stelle nel cielo, e poi luci più grandi, come la stella cometa per i re magi o, ancora di più, la luce dell’apparizione degli angeli per i pastori. Queste luci sono per tutti loro un segno che non sono soli, che devono mettersi in cammino per raggiungere la grotta e incontrare il Signore. E anche per noi quando la vita è buia ci sono delle luci, che ci dicono che non siamo soli e c’è ancora un cammino da compiere.

DOMANDA: Quando in famiglia mi sento al buio e solo, e quando invece nella luce e insieme?
Created By
Pierluigi Bartolomei
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